Beatrice Manetti è ricercatrice di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Torino. Si è occupata di molte scrittrici del Novecento nella prospettiva dei gender studies, in particolare di Paola Masino, alla quale ha dedicato la monografia Una carriera à rebours (Edizioni dell’Orso, 2001) e, tra gli altri, il saggio Fortuna e sfortuna di «una scrittrice singolare» nel volume collettivo a sua cura, Scrittrici e intellettuali del Novecento. Paola Masino (Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, 2016); di Anna Maria Ortese e Anna Banti, sulla quale è uscito a sua cura il numero monografico della rivista «Il Giannone», Da un paese lontano. Omaggio a Anna Banti (2016). Negli ultimi anni si è avvicinata alla poesia contemporanea, in particolare ai poeti della generazione degli anni Cinquanta del Novecento, con saggi (Il «libro del figlio»: Bocksten di Fabio Pusterla, 2017) e la cura degli atti del convegno Poesia ’70-’80: le nuove generazioni. Storia e geografia, opere e percorsi, letture e commento (San Marco dei Giustiniani, 2016). Tra le altre sue pubblicazioni ricordiamo Le parole dell'Italia che cambia (Mondadori Education 2018, scritto con Andrea Bencini) e Con gli occhi degli altri. Percorsi nel melting pot di Torino (ETS 2018).