Didò Sotirìu è stata un'autrice turca. Nel 1921, in seguito alle vicende narrate in Addio Anatolia (ripubblicato in Italia da Feltrinelli nel 2024 e precedentemente edito da Crocetti), si trasferì ad Atene. Visse per un periodo in Francia, dove studiò Letteratura, lavorò come giornalista e conobbe Louis Aragon e André Malraux.
Durante la Seconda guerra mondiale partecipò alla Resistenza greca contro l’occupazione nazifascista. Nel 1989 ottenne il Premio nazionale letterario greco alla carriera, e nel 1990 il Premio dell’Accademia di Atene. Fu tra i soci fondatori della “Intesa greco-turca”.
I suoi romanzi (I morti aspettano, 1959; Terre insanguinate, 1962; Dentro le fiamme, 1978; Rasi al suolo, 1982) hanno avuto grande notorietà anche all'estero, tradotti in molte lingue.