(Saluzzo, Cuneo, 1740 - Parma 1813) tipografo italiano. Lavorò a Roma, presso la tipografia della Propaganda Fide, e a Parma, prima come stampatore ducale (dal 1768) e poi (dal 1790) in proprio. Incise caratteri di estrema eleganza (latini, greci, arabi ecc.) e pubblicò edizioni di grande nitidezza e precisione, divenute celebri, tra le quali spiccano quelle delle opere di Omero, di Virgilio, di Orazio, di Dante. Diede inoltre alle stampe un importante saggio dal titolo Fregi e maiuscole incise e fuse di G. Bodoni (1771) e un altrettanto notevole Manuale tipografico (1788; un secondo Manuale tipografico uscì postumo nel 1818). I punzoni e le matrici da lui utilizzati si conservano presso la Biblioteca Palatina di Parma.