Giorgio Agosti, appartenente a quella generazione di uomini del Partito d'azione che ha segnato un'impronta profonda nella cultura dell'Italia civile, compagno di liceo di Bobbio e Ginzburg, si avvicina fin dagli anni universitari all'antifascismo. Entrato in magistratura, collabora clandestinamente a Giustizia e libertà; nel '42 è tra i fondatori del Partito d'azione piemontese, partecipa poi attivamente alla lotta partigiana, assumendo l'incarico di commissario politico delle formazioni Gl in Piemonte. Alla Liberazione viene designato questore di Torino. Nel 1950 lascia la magistratura e diventa dirigente della Sip, per passare poi all'Enel, vivendo in prima persona la nazionalizzazione dell'energia elettrica. Dopo la scissione del Pda non aderisce piú ad alcun partito, ma si impegna attivamente, con il gruppo degli azionisti torinesi, in una politica culturale tesa al rinnovamento civile del paese.
(Dal sito Einaudi)