(Roma 1776 - Napoli 1834) commediografo italiano. Di nobile famiglia francese, fu nominato da Napoleone direttore dei teatri in Italia e dopo la restaurazione fu considerato elemento sospetto dalla polizia pontificia. Compose Satire (postume, 1904) in cui ritrasse con acre ironia la società del suo tempo; ma è noto come autore di commedie, alcune di tono farsesco (Don Desiderio disperato per eccesso di buon cuore, 1809), altre ispirate a temi di satira sociale, come L’ajo nell’imbarazzo (1807), che fu tradotto in russo da Gogol’ e ridotto a libretto per la musica di G. Donizetti (1824), e Il galantuomo per transazione (postumo, 1841), forte ritratto di un ipocrita sullo sfondo d’una società corrotta.