A quattordici anni, Jakob Arjouni scappa dal collegio ogni giovedì per giocare a biliardo nel quartiere a luci rosse di Francoforte. Scopre Hammett, Chandler, i film di Sergio Leone.
Dopo la maturità, migra a Montpellier fingendo di studiare.
Per tenersi a galla mentre scribacchia vende costumi da bagno e noccioline.
Quando Diogenes, eccellente editore tedesco, decide di puntare tutto su questo ventunenne acqua e sapone, il giallo “alla tedesca” è in rovina.
Jakob viene consacrato “enfant prodige” dalla stampa, la Germania del “genere” tira un sospiro. Happy Birthday, turco! va in classifica, Doris Dörrie ci cava un film di cassetta. Bullo e spaccone, Kemal Kayankaya, detective turco con passaporto tedesco, apre nel lontano 1985 il filone europeo dell’etno-thriller. In Europa ci si tuffano in molti. In uk, dove sono freddini con le novità dal continente, Kayankaya verrà scoperto solo nel 2007. Ma anche lì, per Jakob Arjouni tutti oggi fanno a gara con i complimenti.
Kismet-Destino è il quarto romanzo della serie: il più ruvido, spietato e ridanciano.