James S. Ackerman, nato a San Francisco nel 1919, è stato Slade Professor alla Cambridge University e ha in seguito insegnato Storia dell'arte alla Harvard University, dove è Arthur Kingsley Professor of Fine Arts, Emeritus. Si è ritirato dall'insegnamento nel 1990. Ha vissuto molti anni in Italia, dove ha condotto gli studi da cui sono nate le sue opere piú importanti, tra cui ricordiamo "L'architettura di Michelangelo" (Einaudi, 1968), "Palladio" (Einaudi, 1972 e 2000), "Punti di distanza. Saggi sull'architettura e l'arte d'Occidente" (Electa, 2001), "Architettura e disegno. La rappresentazione da Vitruvio a Gehry" (Electa, 2003) e "La villa" (Einaudi 2013). Nel 2001 gli è stato assegnato il Premio Balzan per la storia dell'architettura e nel 2008 la Biennale di Venezia gli ha conferito il Leone d'oro per i suoi contributi all'architettura. È membro della British Academy, della Royal Academy of Arts, del Centro Internazionale di Studi di Architettura di Vicenza, dell'Ateneo Veneto e dell'Accademia Nazionale di San Luca di Roma.