(Quicena, Huesca, 1932) romanziere spagnolo. Dopo aver studiato diritto e criminologia, pubblicò nel 1967 il primo romanzo, Il cacciatore (El cazador, nt), al quale hanno fatto seguito, tra gli altri, I nemici (Los enemigos, 1974), Il castello della lettera cifrata (El castillo de la carta cifrada, 1979), Preparativi di viaggio (Preparativos de viaje, 1986, nt), Storie minime (Historias minimas, 1988, nt), La città delle colombe (La ciudad de las palomas, 1989, nt), Il discusso testamento di Gaston de Puyparlier (El discutido testamento de Gaston de Puyparlier, 1990, nt), La platea (Patio de butacas, 1991, nt), alcuni dei quali sono stati adattati per la scena. Tra le opere più recenti: Patibolo interiore (Patíbulo interior, 2000, nt) e Il cantante di bolero (El cantante de boleros, 2005, nt). Con una scrittura lucida ed esatta T. descrive la solitudine e il disagio dello sguardo dell’«altro», l’isolamento volontario o subito, l’eroismo della quotidianità di personaggi fuori dell’ordinario.