Johnny Palomba è il critico cinematografico senza volto che ha adottato il romanesco come lingua per i suoi scritti e che con le sue ‘recinzioni’ ne dice di cotte e di crude sul cinema e lo spettacolo.
Nato in Colombi, milita per anni nell’aviazione militare del Congo belga. È in prima fila nel 1983 accanto al popolo dell’atollo Diego Garcia nell’azione di sabotaggio delle basi dell’esercito britannico. Per una questione poco chiara legata al commercio degli smeraldi, nel 1985 si trova a scontare una pena di vent’anni nel carcere di Providencia in Colombia da dove fugge con un incredibile sotterfugio.
Si trasferisce in Italia all’inizio degli anni ’90 dove lavora, sotto falso nome, come trasportatore di materiali tossici.
La sua passione per il cinema nasce dalle sue prestazioni come stunt in scene ad alto rischio nei b-movies di Hong-Kong. Vive clandestinamente in un sottoscala di una grande multisala romana. Da settembre 2007 è il direttore assoluto di Fandango Web Tv una quasi testata giornalistica semi clandestina dedita alla “contro contro” informazione e al cazzeggio totale, le sue recinzioni compaiono sul Corriere della Sera.
Passando attraverso la ‘cotica della ragion pura’ e le ‘operette molari’, ha raccontato il cinema con tale chiarezza di pensiero e mirabile sintesi da “rischiare seriamente di passare alla storia come il solo critico cinematografico credibile”.“Il romano deve essere adottato come lingua ufficiale del giornalismo; riesce a esprimere con estrema sintesi concetti per i quali in una qualsiasi lingua saremmo costretti a versare inutili fiumi d’inchiostro.” (Johnny Palomba)
fonte: il sito ufficiale