Lawrence Durrell nasce a Jalandhar, nel nord dell'India, nel 1912, da padre inglese e madre irlandese.
A undici anni viene spedito in Inghilterra per compiere studi regolari, ma lo stile di vita della madrepatria gli appare subito detestabile. Dirà poi: «La vita inglese è come un'autopsia».
Nel 1934 legge Tropico del cancro e ne rimane folgorato, scrive a Henry Miller una lettera da entusiasta ammiratore: iniziano così un'amicizia che durerà tutta la vita e un carteggio tra i più importanti del Novecento.
L'anno dopo due eventi significativi: la pubblicazione del primo libro (Pied Piper of Lovers) e il trasferimento a Corfù con madre, fratelli e moglie.
Il primo impatto con la Grecia è per Durrell una rivelazione che lo affascina.
Nel 1938 esce Il libro nero, lodato da Eliot. Nel 1941 lascia la Grecia dove stanno arrivando i tedeschi e si trasferisce al Cairo.
L'anno dopo Durrell si separa dalla moglie e si stabilisce ad Alessandria, dove inizia a lavorare per il servizio informazioni britannico. In questo periodo conosce Eve Cohen, una seducente donna ebrea che diventerà la sua seconda moglie e il modello per la Justine letteraria.
Finita la guerra, Durrell svolge diversi incarichi governativi e diplomatici in varie parti del mondo: a Rodi, dove scrive Il labirinto oscuro (1947), a Córdoba in Argentina, a Belgrado e infine a Cipro, dove scrive Justine (1957) e i successivi libri del cosiddetto "quartetto di Alessandria": Balthazar (1958), Mountolive (1958), Clea (1960).
Nel 1960 Cipro ottiene l'indipendenza dal dominio britannico e scoppia la guerra greco-turca per la spartizione dell'isola: Durrell è costretto a fuggire e si sposta a Sommières, in Provenza, dove vivrà gli ultimi trent'anni della sua vita.
In questa fase si sposa altre due volte e scrive molti altri libri senza però ottenere più il successo del "quartetto di Alessandria": fra i suoi romanzi tradotti in italiano, Tunc (1968), Nunquam (1970), Monsieur, o Il principe delle tenebre (1974), Livia, o Sepolta viva (1978).
I suoi ultimi anni sono stati resi drammatici dal suicidio della figlia Saffo Jane (1985).
Muore a Sommières nel 1990.