High & Dry. Primo amore

Non mi vengono parole adatte per descrivere questo libro se non fresco, leggero e soffuso; la realtà e l'angoscia della vita quotidiana appaiono così lontane quando ci si immerge nelle pagine di questo libro. Banana Yoshimoto utilizza uno stile narrativo che si avvicina molto ai manga e agli anime "slice-of-life", infatti il libro non racconta una storia vera e propria, High & Dry è semplicemente un diario emotivo della protagonista, con i suoi pensieri e le sue insicurezze.
Sconsigliato agli amanti dei colpi di scena. Adatto invece un adolescente un po' sognatore e a chi vuole leggere un libro breve, leggero ma introspettivo.

Non sempre sono in grado di descrivere i libri di Banana Yoshimoto. Adoro questa autrice e amo i suoi libri e il suo modo di scrivere. Non hanno nulla di particolare, sono semplici storie di quotidianità. Eppure non risultano né noiose né pesanti. Questo romanzo non è diverso da tutti gli altri pubblicati dalla Yoshimoto. Parla dell'infatuazione di una ragazza adolescente nei confronti del suo insegnante di arte, più grande di lei. Iniziano una relazione puramente sentimentale, senza contatto fisico. Escono, mangiano insieme e parlano.
Un romanzo assolutamente semplice e leggero, breve, nello stile di Banana Yoshimoto. Si legge in un attimo.

Il romanzo è la breve storia della quattordicenne Yuko, un'adolescente dalla sensibilità del tutto particolare, che muove i primi passi alla scoperta dell'amore grazie all'incontro con Kyu, suo maestro di disegno. Attraverso una storia semplice l'autrice tratta temi profondi e toccanti come la solitudine, la lontananza e l'incontro tra anime affini. Adoro questo romanzo, la lettura è scorrevole e lo stile semplice ed incisivo. I temi trattati avvicinano il lettore ai protagonisti, facendoli sentire un po' parte di sè. Lo consiglio assolutamente.

High&Dry di Banana Yoshimoto
come si lascia intendere il sottotitolo è la storia di un primo amore. È un amore tutto intellettuale quello che prova la quattordicenne Yuko per il suo insegnante di disegno, un uomo di trent’anni per età anagrafica, ma ancora molto giovane psicologicamente (un adolescente come Yuko).
Cosa accomuna i due? Molte cose, mi viene da dire. L’amore per l’arte, innanzitutto, che per entrambe è mezzo espressivo per le loro burrascose emozioni (ecco in cosa anzitutto consiste questo essere entrambe adolescenti: le emozioni che vivono in loro sono forti e tumultuose); la pretesa di essere al centro della vita di coppia dei loro genitori, come bambini, e di guardare al mondo degli adulti e delle loro relazioni, più o meno riuscite, con occhi parziali, avendo paura per sè, paura di perdere la certezza è la solidità della famiglia, con egoismo. A unire Yuko e Ki? é un attimo di stupore meraviglioso, in cui vedono o credono di vedere delle figure mitologiche uscir fuori da una pianta è una polvere d’oro ricoprire il cielo. “Era un’emozione profonda. Non c’eravamo solo noi sulla Terra. C’erano tante cose invisibili allo sguardo...Se anche si fosse trattato di una semplice illusione, io e ky? condividevamo la medesima condizione mentale, e vedevamo quelle creature...”
Da quel momento ha inizio la loro relazione. C’è molta vita in questo romanzo breve. Credo che sia un libro non solo per gli adolescenti alle prese con i primi amori, ma tocchi anche agli adulti dare uno sguardo. Perché Yoshimoto non esita con delicatezza a descrivere le paure del genitore per tutto ciò che la vita farà ai propri figli. La madre di Ky? ad esempio crea una scultura protettrice per il figlio: “Volevo solo che conducesse la sua vita nel migliore dei modi anche se sua madre era imperfetta” “Se da piccolo fossi stato lì lì per restare coinvolto in un incidente...lui (la scultura) ti avrebbe protetto rompendosi .Non ridere, l’ho scolpito pregando con tutta me stessa” Yuko Comprende di non essere ancora adulta alla fine del romanzo. Comprende che l’età adulta è separazione dai propri genitori, un uscire dal nido protetto, ed è l’accettazione di una solitudine esistenziale (un contare solo su se stessi) “sapevo che crescendo avrei trovato un peso che avrei dovuto sostenere da sola. Come mio padre che quando pensa cose profonde sembra non ragionare più, o mia madre rimasta senza nulla a cui aggrapparsi, se si escludono i libri spirituali.”
Accetta il disgregarsi della sua famiglia:
“Ogni famiglia si divide e cambia forma, mentre ognuno si prende il proprio mondo. Proprio come stava succedendo alla mia.” Molte altre cose si potrebbero dire di questo libro leggero e delicato, ma così vero, il rischio è quello che la recensione diventi più lunga del romanzo stesso.

Banana Yoshimoto esprime in questo libro il lato dolce, toccante e gentile degli amori giovani, consiglio!

Sono felice che sia un romanzo molto breve, è stato un supplizio finirlo. Ho trovato alcuni dialoghi veramente troppo infantili (soprattutto da parte di Kyu, lei sarebbe giustificata dall'età) e alcuni ragionamenti troppo profondi per una ragazza così giovane. A parte questo, ho trovato il tutto davvero troppo disincantato, di una noia incredibile. Non c'è un colpo di scena, una trovata interessante; non c'è in fondo nemmeno una ragione sensata per dover leggere questo libro, a parer mio.