Ho acquistato una lunga serie di libri relativi all'Islanda, mia grande passione. Il lavoro di Giunta e Silva mi ha conquistata e affascinata come non mai! Il libro è strutturato in due parti, la prima relativa a racconti di viaggio della coppia e la seconda in critica a opere di autori islandesi. Nel mezzo è presente un bellissimo reportage fotografico realizzato dagli autori. L'atmosfera narrata e trasmessa è unica, motiva tantissimo a partire e fa sognare sin dalle prime righe... E' stato piacevolissimo leggerlo.
Tutta la solitudine che meritate. Viaggio in Islanda
«Nell'immagine che ho dell'Islanda mi ha sempre attratto l'idea della scarsità, perché l'idea della scarsità contiene l'idea della virtù»
«Ha un carattere decisamente non effimero. Giunta è autore di osservazioni gustose» - Il Cittadino
«Un dossier assai interessante» - Alias, il Manifesto
«Le divagazioni filosofiche e letterarie che Giunta cala con naturalezza nel racconto hanno un po' lo stesso effetto degli arcobaleni che, simultaneamente, spuntano ovunque in Islanda nei repentini passaggi da pioggia a sole, uno dentro l'altro o sparsi qua e là nelle valli e sulla linea dell'orizzonte: fanno percepire una nuova profondità del paesaggio» - Il Sole 24 Ore
Baciati dalla fortuna (niente neve, poca pioggia) e sfruttando la luce delle lunghissime giornate di maggio, Claudio Giunta ha preso appunti, Giovanna Silva ha scattato le foto, e insieme hanno fatto il giro dell'Islanda, da Reykjavik a Reykjavik, con varie deviazioni fuori dal percorso della Route 1, su strade piuttosto accidentate, per vedere posti che "sentivano" (a ragione) di dover vedere. Alla fine, sulla carta è rimasto: (1) un certo numero di immagini, più che altro immagini di una solitudine che può apparire sinistra ma che è invece, a starci dentro, addirittura euforizzante: non solo lava, cascate e ghiacciai ma anche centrali elettriche perse in mezzo al niente, cimiteri di campagna, una base della NATO che ha chiuso i battenti e si sta trasformando in un pezzo del paesaggio; (2) la traccia dei colloqui con un numero sorprendentemente alto di persone interessanti (nella geografia umana esiste un indice della "densità di persone interessanti"? Se esiste, l'Islanda sta in cima alla classifica); (3) un tentativo - anzi più tentativi - di risposta alla domanda: perché mai uno, venuto al mondo venti paralleli più a sud, dovrebbe amare l'Islanda?Altri contenuti: – Il Grande Romanzo Islandese (Gente indipendente di Halldór Laxness) – Un incontro in Islanda (Wystan Hugh Auden e Jean Young) – «Quando vado in Islanda viaggio. È stancante» (una conversazione tra Roman Signer e Barbara Casavecchia) – Itinerari e informazioni pratiche
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Autore:
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Editore:
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Edizione:2
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Anno edizione:2014
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