Romanzo breve o racconto, può essere letto come una favola moderna o come un libro su solitudine, amicizia, maturità. Mosè un ragazzino ebreo comincia a frequentare il Signor Ibrahim, proprietario di un negozio, unico mussulmano in una comunità ebrea. Mosè si reca tutti i giorni a fare la spesa dal signor Ibrahim, cominciano a parlare, poche parole al giorno. Mosè diventa Momo, e trova, nel proprietario del negozio, il modello di riferimento che non ha trovato nel padre, uomo triste, rassegnato e anaffettivo. I dialoghi tra Momo e Ibrahim sono colloqui di formazione. Ibrahim ascolta, osserva non giudica. La loro amicizia inizia in modo particolare, ibrahim afferma:”Momo, se proprio devi continuare a rubare, vieni a rubare da me.” Tra le prime conversazioni, quella che mi e piaciuta in modo particolare e un bellissimo dialogo sul sorriso: “Ecco, è qui che ti sbagli. È il sorridere che rende felici”, “Ecco. Educato va bene. Cordiale è meglio. Prova a sorridere e vedrai.”
Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano
Nel breve intreccio di strade di un popolare quartiere parigino dove i nomi delle vie hanno il sapore delle favole (rue Bleue, rue de Paradis), l'adolescente Momo vive con un padre sprofondato in una silenziosa e fosca depressione. Nello stesso quartiere vive anche monsieur Ibrahim, l'unico arabo in una via "ebrea", titolare della drogheria dove Momo si reca a fare la spesa quotidiana e non esita ogni tanto a sgraffignare qualche scatoletta di conserva... "È solo un arabo, dopo tutto!" pensa Momo, e, con suo grande stupore, il vecchio Ibrahim sembra leggergli nel pensiero: "Non sono arabo, vengo dalla Mezzaluna d'Oro". Così comincia la storia d'amicizia, intessuta di ironia, candore e profonda saggezza, del ragazzo ebreo e dell'anziano "arabo" nell'incanto di un angolo di mondo nel quale le puttane sono belle e cordiali e si accontentano di un orsetto di peluche in cambio dei loro favori e dove, come portata da un sogno, compare addirittura Brigitte Bardot. Come in una favola o un apologo che non pretende di dare lezioni morali ma soltanto proporre un sogno da decifrare, i due protagonisti si incamminano verso il grande mondo, acquistano un'auto che nessuno dei due sa guidare e si dirigono verso Oriente, oltre Istanbul, verso una libertà che li fa inerpicare verso l'alto, guidati da quell'arte di sorridere alla vita racchiusa nei preziosi fiori del Corano.
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Autore:
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Collana:
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Anno edizione:2012
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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ElenaStrange 10 marzo 2024Il sorriso
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StefaniaS 24 luglio 2022I semi della pace
Una bella storia di amicizia raccontata senza sentimentalismi inutili.
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F.Mara 13 luglio 2022Toccante
Sentimenti intensissimi, raccontati con la naturalezza di un fanciullo e la profondità di un saggio, in cui è possibile immedesimarsi senza sforzo. La capacità di trasmettere il senso anche con frasi sospese non è comune e crea complicità tra lettore, autore e protagonisti. Ed infine il centro di tutto: i sentimenti veri e puri che superano dogmi e religioni. Un libro da leggere tutto d'un fiato!
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