Avevo letto da qualche parte che questo romanzo fosse uno dei lavori "minori" dell'autore e che non si potesse nemmeno paragonare a "Il Grande Gatsby" o a "Tenera è la notte". Beh, voglio dirvi che questa non è assolutamente un'opera minore, anzi. Il buon Fitzgerald riesce a scavare nell'animo dei due protagonisti (e non solo) in un modo che tutti gli scrittori, o presunti tali, dovrebbero riuscire a fare. La vicenda narra di due giovani sposi che consumando la propria passione e sperperando il proprio denaro in una sorta di "amour fou", iniziano a decadere fisicamente - e soprattutto moralmente - in un vortice senza vita, pieno solo di stagnate monotonia e solitudine, dove l'unica parvenza di luce paiono essere le interminabili feste piene zeppe di alcool e di incessanti danze. Il tutto, come Fitzgerald ci ha abituato, è intriso da una meravigliosa prosa e da aforismi degni del miglior Oscar Wilde, condito, ancora, da descrizioni tanto minuziose quanto affascinanti. Concludo dicendovi che per tutti gli amanti di questo geniale scrittore, il suddetto libro non potrà che essere letto con la dovuta ammirazione; per chi, invece, non lo conoscesse, "Belli e Dannati" potrebbe essere il giusto trampolino per avvicinarsi alle fascinose parole di questo romanziere di classici moderni.
Il viaggio nella "generazione perduta" americana compiuto da Fitzgerald conosce una tappa fondamentale nel 1922 con "Belli e dannati", romanzo in parte autobiografico che fotografa splendidamente la vita irrequieta degli Anni Ruggenti: un mondo di passioni e grandi sogni che si accompagnano, ma a volte si scontrano, con la realtà di un travolgente boom economico. Su questo sfondo seguiamo le vicende di Anthony e Gloria, giovane coppia benestante che tra vizi e dissipatezze inganna la logorante attesa di un'eredità destinata a cambiarle la vita. Un romanzo diffìcile da dimenticare, che precede "Il grande Gatsby" anticipandone temi e vicende. Oggi "Belli e dannati" rivive nella nuova traduzione di Francesco Pacifico, autore dei romanzi: "Il caso Vittorio" e "Storia della mia purezza", completato da una prefazione storico-critica dell'americanista Sara Antonelli e da una postfazione del traduttore.
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Anno edizione:2011
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Sabrina Berti 05 gennaio 2013
Mi è piaciuto molto! Anthony e Gloria trascorrono la loro giovinezza tra vizi e dissipatezze, in attesa di un'eredità che stenta ad arrivare...
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