Una Sicilia fuori dall'immaginario comune, raccontata con scioltezza e ironia, per dar vita a una nuova immagine di una terra che vuole rinnovarsi e re-inventarsi, sebbene con un occhio a un passato, che la rende quella regione sfaccettata e dolce-amara che pensiamo di conoscere. Da Siciliano, devo ammettere, che ero ignorante su certi temi raccontati: dall'arte contemporanea di alcune realtà, rinnovate e ricostruire sulle macerie del passato; fino ad autori, oltre ai soliti citati, che sono piccole perle nascoste e che meglio rappresentano la nuova "sicilianità" di una terra che, nonostante il suo passato, vuole slanciarsi verso un futuro vivo e innovativo. Tra questi colpisce, ad esempio, la storia di Vincenzo Rabito, siciliano che trova nel segreto di una stanzetta, con la sua macchina da scrivere, il riscatto di una vita povera, umile e coraggiosa, fino a diventare autore e simbolo di questa terra che non si arrende. Sicuramente consigliato a chi vuole ripulire un'idea ormai antica di una Sicilia spesso pubblicizzata e conosciuta (purtroppo anche dagli stessi siciliani) come la terra di "mafia, lupara e coppola". Sicilia è altro. Insomma, non c'è più la Sicilia di una volta.
Non c'è più la Sicilia di una volta
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La Sicilia di oggi non è più quella degli stereotipi incrostatisi sulla Trinacria nel corso dei secoli. E di storie e di voci nuove che la raccontano, questo libro ne contiene davvero tantissime. Giuseppe Culicchia «Non ne posso più di Verga, di Pirandello, di Tomasi di Lampedusa, di Sciascia. Non ne posso più di vinti; di uno, nessuno e centomila; di gattopardi; di uomini, mezz’uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà. E sono stanco di Godfather, prima e seconda parte, di Sedotta e abbandonata, di Divorzio all’italiana, di marescialli sudati e baroni in lino bianco. Non ne posso più della Sicilia. Non quella reale, ché ancora mi piace percorrerla con la stessa frenesia che afferrava Vincenzo Consolo ad ogni suo ritorno. Non ne posso più della Sicilia immaginaria, costruita e ricostruita dai libri, dai film, dalla fotografia in bianco e nero. Oggi c’è una Sicilia diversa. Basta solo raccontarla.» Con buona pace del Gattopardo, non è vero che in Sicilia tutto cambia perché tutto rimanga com’è: sull’isola, negli ultimi anni, quasi tutto è cambiato.
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Edizione:2
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Anno edizione:2018
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Giu 05 luglio 2022Una Sicilia che non ti aspetti
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