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Anno edizione: 2011
Anno edizione: 2012
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Émile e Marguerite, i due protagonisti di questo romanzo, sono un’anziana coppia di coniugi, vedovi ma risposatisi da alcuni anni. Il loro rapporto si fonda sull’astio e il dispetto. Entrambi rancorosi, vendicativi, sono superbamente ritratti nella loro fragilità e meschinità. L’odio reciproco è il collante del loro matrimonio, ciò che li separa e al tempo stesso avvince, ciò che gli da la forza di tirare avanti, e che gli permette di riempire un’esistenza altrimenti vuota. L’odio è l’unico antidoto che hanno contro la condanna della solitudine. Colpisce ancora una volta la capacità dello scrittore belga di mettere a nudo l’animo dei suoi protagonisti, ma soprattutto di ritrarre il quotidiano disagio di personaggi la cui caratteristica principale è l’ordinarietà. Émile e Marguerite sono due persone qualunque, come tante altre, all’apparenza normali. Leggendo il libro, non si potrà non provare disprezzo nei loro confronti, né al tempo stesso non essere mossi da un sentimento di commiserazione verso entrambi, ma soprattutto sarà difficile non sentirsi immedesimati e lasciarsi sfiorare dal pensiero che Émile e Marguerite potrebbero essere, in fin dei conti, i nostri vicini, i nostri parenti, o potremmo essere noi.
Questo libro potrebbe esser riassunto in pochissime righe. Ma pochissime righe non basterebbero a descrivere l'odio che trasuda in ogni singola pagina e che anima il rapporto tra i due protagonisti, Émile e Marguerite. Entrambi al secondo matrimonio, si sposano spinti dal timore di restare soli. Si può stare con una persona senza amarla? Se ci si ferma all'apparenza la risposta sembrerebbe banale. Ciò che mi ha sorpreso di più é che dietro il rancore di questi due vecchietti si nasconde un occhio di riguardo e un senso di protezione verso l'altro. Per quanto si possa esser orgogliosi, mi piace credere che esista sempre del buono nel rapporto che lega due persone, di qualsiasi tipo esso sia, pronto a sovvertire ogni regola.
Non è il più bello dei romanzi di Simenon.. carino niente di più
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