Infanzia e storia. Distruzione dell'esperienza e origine della storia - Giorgio Agamben - copertina
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Letteratura: Italia
Infanzia e storia. Distruzione dell'esperienza e origine della storia
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Descrizione


"Il vero luogo dell'esperienza non può essere né nella parola né nella lingua, ma nello spazio fra essi. Per questo ho cercato di definire come in-fanzia dell'uomo il luogo di un'esperienzaoriginaria. Non si tratta dell'infanzia, in senso stretto ma piuttosto della traccia che l'infanzia dell'uomo lascia nel linguaggio stesso, cioè di quella scissione fra lingua e parola checaratterizza in modo esclusivo il linguaggio umano". (Giorgio Agamben)


L’uomo moderno è ancora capace di esperienza o la distruzione dell’esperienza è da considerare un fatto ormai compiuto? Da questo interrogativo prende avvio la ricerca che dà il titolo al volume per proporre un ripensamento radicale del problema dell’esperienza, in cui il tema si allarga sino ad abbracciare motivi apparentemente lontani: la sotterranea solidarietà di razionalismo e irrazionalismo nella nostra cultura e lo scivolare della fantasia dalla sfera della conoscenza a quella dell’irrealtà; la scissione fra desiderio e bisogno e l’apparizione del concetto di inconscio; il rifiuto delle ragioni dell’esperienza da parte dei movimenti giovanili e lo spostarsi dell’avventura dal quotidiano allo straordinario; la nascita dell’io e la rivendicazione dell’inesperibile nella poesia moderna. Finché, nell’ultima parte, tutti questi motivi convergono in una teoria dell’infanzia dove alcuni dei temi cruciali del pensiero contemporaneo, come l’opposizione antropologica fra natura e cultura e quella linguistica fra lingua e parola, trovano una nuova formulazione, in una prospettiva in cui l’uomo non appare piú, secondo la tradizione metafisica, come «l’animale che ha il linguaggio», ma come l’animale che ne è privo e deve, perciò, riceverlo dall’esterno. Intorno a questo nucleo centrale, ruotano una serie di studi sul gioco e sul rito, sull’istante e il tempo, sulla fiaba e il presepe, uniti nello stesso tentativo di ripensare il rapporto fra l’uomo e la sua storia.

Dettagli

19 gennaio 2001
167 p.
9788806139407

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Giorgio Agamben

1942, Roma

Giorgio Agamben era professore di estetica presso la Facoltà di Design e Arti dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia.Dal 1978 al 1986 ha coordinato per la casa editrice Einaudi l'edizione italiana delle Opere di Walter Benjamin. Con Homo sacer (Einaudi 1995) ha segnato una nuova direzione nel pensiero politico attuale. Ha pubblicato, fra l'altro, Stanze (Einaudi 1977); Infanzia e storia (Einaudi 1978 e 2001); Il linguaggio e la morte (Einaudi 1982); Idea della prosa (Feltrinelli 1985); La comunità che viene (Einaudi 1990; Bollati Boringhieri 2001), Homo sacer (Einaudi 1995), Quel che resta di Auschwitz. L'archivio e il testimone (Bollati Boringhieri 1998); Stato d'eccezione (Bollati Boringhieri 2003); La potenza del pensiero (Neri Pozza 2005), Il regno e la gloria....

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