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Anno edizione: 2021
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«Che mondo meraviglioso, un mondo terribile e splendido, quello di Isaac Bashevis Singer, Dio lo benedica...» - Henry Miller
Ci sono scrittori così affascinanti, ha notato Manganelli, che riescono a cambiarti l'umore: scrittori come Singer, capace di creare personaggi simili a «figure da affresco, pantografie, immagini proiettate sulle nubi». È la grandezza che qui sprigiona il seducente e contradditorio Hertz Grein, tormentato da un'insaziabile sete carnale - si divide infatti fra la virtuosa moglie Leah, la minacciosa amante Esther e Anna, il nuovo amore - e insieme dal richiamo di un'osservanza religiosa al cui rigore non sa sottomettersi, pur riconoscendo che si tratta di «una macchina da guerra per sconfiggere Satana». Hertz sa bene che un ebreo, per quanto creda di essersi allontanato da Dio, non potrà mai sfuggirgli: sta soltanto girando in tondo, «come una carovana persa nel deserto». Intorno a lui e ai suoi dissennati grovigli amorosi - in una New York che sul finire degli anni Quaranta, per chi giunge da Varsavia o Berlino, ha le irresistibili attrattive di un gigantesco arazzo visionario -, una folla di personaggi in vario modo straziati dalla vergogna di essere vivi: come Boris Makaver, il padre di Anna, occupato durante il giorno dai suoi lucrosi affari ma sopraffatto la notte da una sofferenza terribile quanto «un dolore fisico»; o come il professor Shrage, matematico convertitosi alla parapsicologia, che vive nella speranza di ritrovare la moglie Edzhe, trucidata dai nazisti. Tutti turbati dal silenzio di Dio o - per usare ancora le parole di Manganelli - investiti «della grandezza del sacro, e della sua sproporzione».Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un coro di personaggi, di ebrei sopravvissuti alla shoah che sono approdati a New York, e che vivono il dolore e il senso di colpa della sopravvivenza ognuno a modo suo. Le storie dei personaggi rivelano reazioni diverse tra loro ma accomunate dallo stesso trauma, sono toccanti e scavano in profondità in noi che li leggiamo. C’è un legame profondo con la religione ebraica e il significato della vita, della morte e di molte altre cose terrene e non. Il romanzo si sofferma molto su diversi interrogativi esisteziali, è ricco di riflessioni stimolanti. Ma non è tutto: questo libro ti aggancia dalle prime pagine, grazie a personaggi magnifici, scrittura magnetica, trama e storie che ipnotizzano e non ti fanno staccare gli occhi dalle pagine. Le frasi scorrono come un ruscello, e se ne gode a pieno la purezza e la freschezza. Profondo, vero, meraviglioso.
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