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Anno edizione: 2014
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«Il Maestro e Margherita è uno dei capolavori del Novecento, amato da lettori di ogni età in tutto il mondo, e leggerlo oggi può essere ancora più prezioso per saziare la nostra sete di libertà. Perché a volte lo scontro frontale non funziona; meglio essere furbi come il gatto Behemot.» – Gabriel Boninsegna per Maremosso
«Il Diavolo è il più appariscente personaggio del grande romanzo postumo di Bulgakov. Appare un mattino dinanzi a due cittadini, uno dei quali sta enumerando le prove dell'inesistenza di Dio. Il neovenuto non è di questo parere... Ma c'è ben altro: era anche presente al secondo interrogatorio di Gesù da parte di Ponzio Pilato e ne dà ampia relazione in un capitolo che è forse il più stupefacente del libro... Poco dopo, il demonio si esibisce al Teatro di varietà di fronte a un pubblico enorme. I fatti che accadono sono cosi fenomenali che alcuni spettatori devono essere ricoverati in una clinica psichiatrica... Un romanzo-poema o, se volete, uno show in cui intervengono numerosissimi personaggi, un libro in cui un realismo quasi crudele si fonde o si mescola col più alto dei possibili temi: quello della Passione... È qui che Bulgakov si congiunge con la più profonda tradizione letteraria della sua terra: la vena messianica, quella che troviamo in certe figure di Gogol' e Dostoevskij e in quel pazzo di Dio che è il quasi immancabile comprimario di ogni grande melodramma russo.» (Eugenio Montale)
Oggi vorrei parlarvi di questo libro di Michail Bulgakov, "Il maestro e Margherita", edito Feltrinelli, e curato dall'eccezionale Margherita Crepax. È un libro incredibile, sia per contenuti che per struttura, c'è tutto l'eterna lotta tra il bene e il male in quanto il diavolo scende su Mosca insieme ad un parterre di personaggi bizzarri e improponibili, e porta scompiglio tra gli intellettuali e i cittadini. C'è un romanzo nel romanzo, il maestro scrive un romanzo su Ponzio Pilato nel momento in cui deve giudicare Cristo, un Cristo e un Ponzio Pilato che non avete mai letto; poi c'è l'amore tra il maestro e Margherita che stravolgerà le loro vite, le cambierà per l'eternità questo libro. Lo consiglio a tutti e una volta che l'avrete finito vorrete rileggerlo da capo. Purtroppo Michail Bulgakov non saprà mai quanto ha avuto successo nel mondo perché verrà pubblicato postumo, soltanto trent'anni dopo la sua morte.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ci sarebbe tanto da dire, ma voglio limitarmi a scrivere che è uno dei miei libri preferiti (se non addirittura IL mio libro preferito)
“Il Maestro è Margherita” è un romanzo russo, scritto nel 1966 e sebbene il tutto accada nel periodo di Pasqua, quindi ben lontano dal nostro freddo ottobre, l’ho voluto proporre come libro nella settimana di Halloween perché, secondo me, ha le ambientazioni “spooky” tipiche di questo periodo. Ve ne faccio un esempio. Abbiamo: Satana in giro per Mosca a combinare danni, un sicario dall’aria minacciosa, demoni, gatti neri parlanti, un cappellano che pratica la magia nera, streghe e perfino un Sabba con ospiti esclusivi direttamente dall’Inferno! Il romanzo è composto da tre storie principali (che trovate nella trama). Con abile maestria, Bulgakov è capace di intrecciare una storia che, almeno per me, all’inizio è stato un po’ ostico da digerire e soprattutto spaesante. Man mano che ci si avvicina alla fine, però, ogni pezzo del puzzle trova il proprio posto e non si può fare altro che dire “che bello!” Il tutto è condito da una spiccata satira – non è un caso che sia proprio il diavolo a mettere a nudo la vera realtà umana smascherando soprusi e favoritismi - da una forte ironia e spesso da scene che sfocano in un grottesco che però non arriva mai ad essere disturbante, ma assurdo e divertente. Il solo avvertimento che mi viene da darvi però, è di fare attenzione con i nomi. Bulgakov spesso usa nome e patronimico e nel personaggio successivo ne inverte semplicemente l’ordine e può essere dispersivo.
Capolavoro assoluto, un libro capace di farci immergere in tantissimi mondi diversi
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