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Anno edizione: 2015
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Ho letto "Il Circolo Dante" quasi per caso, ma è stata una piacevolissima scoperta. La storia è intrigante, la scrittura scorrevole e la trama riserva interessanti sorprese. Lo consiglio a chiunque cerchi una lettura leggera e piacevole, anche coinvolgente.
Sicuramente l'autore conosce sia l'opera di Dante (è riuscito a farmela apprezzare un po' di più) che, soprattutto, la Boston di fine Ottocento e gli intellettuali del Circolo Dante (dei quali ero totalmente ignorante). Inoltre, il materiale per un buon giallo c'è tutto. Però non è riuscito a tirar fuori qualcosa di ottimo né a creare suspence (se non a tratti). Le prime 150 pagine sono piuttosto confusionarie (motivo per cui ho interrotto la lettura una volta, per poi ricominciarla dall'inizio). E non so se sia colpa dell'autore oppure del traduttore, ma certi passaggi sono poco chiari, non si capiscono le azioni dei personaggi (fatto piuttosto imbarazzante per uno che vuole scrivere libri di tal genere).
All'inizio il libro è un pò noioso e facevo fatica a distinguere due dei protagonisti con il nome così simile, ma man mano che si procede nella lettura ci si appassiona e ti viene voglia di rileggere l'Inferno. L'aspetto che più ho apprezzato del romanzo è che non è "splatter" o comunque inutilmente descrittivo di aspetti raccapriccianti, ma anzi gli assassini sembrano quasi una scusa per descrivere le difficoltà che ha avuto la poesia di Dante a diffondersi nell'America protestante dell'Ottocento.
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