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“Dentro l’acqua” segna il ritorno in libreria di Paula Hawkins autrice nota, che però si sminuisce con questa pubblicazione, al grande pubblico per “La ragazza del treno”, successo planetario ancora oggi oggetto di discussione e acclamazione. Con questo nuovo scritto ella ci propone un giallo piacevole, ben scritto, ma non particolarmente originale, un testo che grazie all’alternanza di più voci narranti e flash back tra ieri e oggi, riesce comunque ad invitare chi legge a proseguire nello scorrimento del volume. Certo, lo stile è e resta quello de “La ragazza del treno”, tanto da un punto di vista narrativo, quanto proprio a causa di questo denominatore comune di voler mutare gli io parlanti, quanto grazie a questa protagonista, Julia, con un vissuto problematico e caratterizzato dal non accettarsi perché in sovrappeso, con una inclinazione all’alcool come Rachel, quanto ad uno sviluppo della trama intuibile, alla lunga. In conclusione, “Dentro l’acqua” non è un libro orrendo, ma sicuramente nemmeno uno di cui si possa gridare al capolavoro. Consigliare, non lo consiglio.
Avendo apprezzato lo stile originale e suggestivo de “La ragazza del treno” (specialmente nella prima parte), ero curiosa di leggere il secondo romanzo di Paula Hawkins. Che delusione! Non ho trovato in "Dentro l'acqua" nessuna delle qualità, della sensibilità che affiorava nel romanzo precedente. Una storia ridicola di sussurri dall'aldilà, con una catena di suicidi al femminile, violenza maschile, incomprensioni e non-detti da quinta elementare. Lo stile poi! In questo secondo romanzo l'autrice ha perso il tocco magico, e si è limitata a infilare una frase dietro l'altra, senza riuscire a coinvolgere il lettore. Aggiungerei poi che, leggendo le quattro pagine di ringraziamento indirizzate a vari editor, consulenti, sostenitori, consiglieri... mi sorprendo a chiedermi: ma nessuno, dico nessuno di loro ha avvertito questa ragazza che il suo romanzo era da rimaneggiare da cima a fondo prima di essere pubblicato? Peccato lasciar bruciare per la troppa fretta una giovane e promettente autrice come Paula Hawkins.
Avendo letto letto il primo romanzo dell'autrice, " la ragazza del treno" non potevo perdermi l'attesissimo secondo thriller. La trama è avvincente e interessante, a tratti paranormale, e incuriosisce il lettore con lo scorrere delle pagine. L'autrice si sofferma molto nella caratterizzazione dei personaggi, specie delle due sorelle protagoniste, in tutti i loro particolari fisici e caratteriali. E poi l'ambientazione, inquietante, angosciate, lugubre, che crea ancora più pathos nel lettore, perfetta per un adattamento cinematografico. Lo consiglio agli amanti del genere
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