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Anno edizione: 2018
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storia appassionante e piena di colpi di scena. Ben scritto e parte di una saga è un delle migliori scritte per me!
"Morning Star" riprende da dove era finito "Golden Son". Non credevo che avrei mai amato questa saga così tanto, eppure eccomi qui alla fine del terzo volume con gli occhi che brillano - di adorazione e di lacrime - e il cuore che batte e ora in attesa spasmodica della nuova serie che comincia dieci anni dopo il finale di questo libro in "Iron Gold". Pierce Brown è riuscito a farmi immergere ancora una volta nel suo mondo, a farmi volare tra i pianeti del Sistema Solare, a farmi lottare per un mondo più giusto e libero dall'arroganza di chi crede che tutto gli sia concesso e che sia giusto schiacciare gli altri. Ma il lavoro non è ancora finito. Ho sentito il dolore di Darrow come mio, ho pianto per alcuni personaggi, ho lottato e combattuto al fianco di questi uomini e donne in una battaglia dopo l'altra mentre si faceva sempre più chiaro che il prezzo da pagare a volte sarebbe stato troppo alto. Amo alla follia Sevro, quel pazzo volgare e sfacciato psicopatico che farebbe tutto per Darrow - adoro l'amicizia, la lealtà e l'amore che li lega. Questa saga è più di un distopico di fantascienza e politica - è il ritratto della natura umana in tutti i suoi pregi migliori e i difetti peggiori. È un incitamento a lottare per ciò in cui si crede, una battaglia alla volta - un gradino alla volta. Perché Darrow capisce che non si può rovesciare una Società dalla testa ai piedi da un giorno all'altro. Il metodo degli Oro non è giusto, ma non lo sarebbe neanche proseguire sulla linea della vendetta e dell'anarchia. Questa è la storia di Darrow di Lykos che riconosce i suoi limiti, matura e comprende che non per forza scendere a compromessi - per quanto a volte doloroso - significa perdere.
Morning Star è la perfetta degna conclusione di una saga che si è consacrata tra le mie preferite di sempre. All'inizio del libro ci troviamo con Darrow molti mesi dopo la fine di Golden Son. Ma è subito chiaro che il Darrow che ci troviamo davanti è molto diverso da quello che avevamo imparato a conoscere e che porta su di se i segni indelebili della prigionia subita dallo Sciacallo. Ci vorrà un po' prima che Darrow ritorni a essere il degno condottiero che si ci aspetti dal Mietitore. La parte iniziale della prigionia è molto curata. Brown ha descritto molto bene le sensazioni di Darrow e il modo in cui lui stesso di vede per il "debole" che è adesso. Sembrava quasi che la stessa voce di Darrow si adeguasse al suo stato. Darrow comunque non è l'unico cambiato. In questo terzo volume tutti i personaggi subiscono un evoluzione pazzesca. Che è l'aspetto che più ho apprezzato del romanzo. Non bisogna mai dimenticare che la storia creata da Pierce Brown è una storia umana. Si, ci sono molta azione, violenza e colpi di scena. Ma non è questo il punto. Ma è l'animo umano: quello che porta una persona a reagire in un determinato modo in una determinata situazione. E qui l'abbiamo visto. Con Darrow certo, perchè è il protagonista, ma ci sono anche tutti gli altri assolutamente non trascurabili. Sevro ha fatto un cambiamento incredibile, ho persino temuto che il suo cambiamento fosse troppo radicale, che si fosse persa la vera essenza, ma mi ha fatto piacere costatare che il comportamento di Sevro nella prima parte fosse solo una conseguenza degni eventi passati e che col tempo il tutto si sia stabilizzato. Resta tutt'ora una delle spalle più fedeli di cui abbia mai letto. Devo necessariamente anche parlare di Mustang. Mi dispiace dire che se c'è una "pecca" della saga per me è la storia d'amore. Mustang è, per me, il tipico personaggio femminile sopravvalutato. Non sono mai riuscita ad apprezzarla. Ho sempre provato nei suoi confronti una forte antipatia "a pelle". Rafforzata dal fatto che per me non è all'altezza di ricoprire il posto appartenuto a Eo. Discorso inverso lo faccio con Victra. Quando lo'ho conosciuta nel secondo libro non sapevo bene cosa pensare di lei. Ma nel tempo Victra ha fatto un percorso meraviglioso diventando per me tutto quello che avrebbe dovuto essere Mustang: un personaggi femminile da amare e ammirare. Il libro per me è stato perfetto sotto molti punti di vista: l'azione è sempre molto presente e pressante; le strategie e i colpi di scena sono da spezzare il fiato (ne vero senso della parola. Mi son presa certi colpi al cuore...), l'ambientazione, le battaglie, il legame tra i personaggi... tutto curato fin dai minimi dettagli e costruito pezzo per pezzo fino ad arrivare al gran finale. Sono più che soddisfatta: sono entusiasta e innamorata della storia di Brown.
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