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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
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Un Piersandro Pallavicini al suo meglio prende di mira un ambiente a lui familiare: quello letterario, dei salotti, delle classifiche e dei premi. E ci regala un romanzo divertentissimo e crudele.
E allora cosa rimane dei gratificante una volta pubblicata la tua pregevole opera destinata all'anonimato, se non vincere un premio?
Una casa in centro a Milano con ampio giardino in cui le sue migliori amiche possano prendere il sole nude, una cuoca dallo stretto accento lombardo e una Jaguar XJ color "verdone": questi i primi desideri che a sessant'anni Sara Brivio ha deciso di esaudire dopo aver inaspettatamente ereditato un paio di miliardi di euro dal padre. Scrittrice di scarsa fama, fino a due anni prima Sara viveva a Vigevano in un quartiere degradato, arrivava a stento a fine mese e suo marito l'aveva lasciata per un procace trentenne ivoriano. Poi l'eredità e la soddisfazione più grande: la creazione del premio Brivio. Centomila euro in palio e la ferma intenzione di ridicolizzare i soliti noti del jet set editoriale e far vincere, per una volta, gli eterni esclusi. La prima edizione le ha dato grande soddisfazione. Ora però si è candidato alla competizione letteraria Michele Castagnèr, in arte El Panteròn, scalatore di classifiche nonché l'uomo per cui tutte le signore della Vicenza bene spasimano. Sarebbe la vittima perfetta del premio, ma proprio El Panteròn sfodererà perseveranza e inventiva impreviste pur di scoprire chi si nasconda dietro la giuria del premio Brivio e provare a corromperlo con il proprio fascino da ruffiano. Ma le traversie di Sara non si limitano al premio Brivio: riuscirà a riallacciare i rapporti con la figlia che non le rivolge la parola da anni e nel contempo a evitare le minacce alla sua eredità?Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un altro favoloso racconto di Pallavicini. I suoi libri sono sempre ironici e divertenti, le storie surreali ma davvero uniche nel loro genere, nuove! Anche questo racconto mi ha rapito sin dalla prima pagina: l’uso delle parole sempre azzeccate e la descrizione dei personaggi, i loro caratteri, l’impostazione di ogni scena è precisa, chiara ed esilarante. Tutto i personaggi donano un particolare interessante al libro. Le citazioni poi danno quel tocco in più. Adoro Pallavicini!
Ahimè a che livello siamo scesi! Ho avoto il volume da una mia amica, con cui spesso ci scambiamo libri, poiché lei voleva buttarlo. L'ho letto e l'ho buttato io nella carta straccia; per principio non butto mai un libro, ma questo nella mia libreria, mai! Ma che libri pubblicate? Se costruì pensa di imitare l'ironia e la fantasia meravigliosa di Vitali, se lo scorso! Osceno, banalmente volgare, con una evidente preferenza descrittiva di pratiche omosessuali con neri (Si definisce scrittore attento all'integrazione degli africani). Sul piano descrittivo e letterario: stendiamo un velo pietoso ... PS: ormai è quasi impossibile trovare un buon libro che valga la pena di leggere. Scrivono tutti, cani e porci! Un po' di selezioni care Case Editrici!
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