L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Temi fondamentali della ricerca letteraria di Carifi sono il ricordo dell’infanzia (rivissuta soprattutto attraverso il recupero della figura materna e della città natale), la rivelazione epifanica della bellezza, l’utopia di una verità raggiungibile, il raccoglimento silenzioso intorno ai temi della morte e della mancanza. La madre, abbandonata dal padre quando Roberto aveva tre anni, è il principale referente emotivo entro la sfera degli affetti, nel rimpianto e nella pena: “Scese per me il tuo tramonto / fatto di pietra, mamma dove sei / in fondo ad un pozzo o nel Nirvana, / oggi mi esercito a morire / i corvi attendono me / o qualche altra cosa”. La morte della madre si sovrappone a quella del poeta - prostrato dal male, stanco e impaurito – e all’agonia di tutte le creature innocenti che animano terra, cielo, acque: “Nel mio povero letto / patisco le grotte, avvisaglie / del mio trapassare / cratere occhi cavati / presto si ammaleranno, / sarò tramutato in sasso”. Sollievo alla sofferenza è offerto dall’esercizio filosofico per raggiungere l’illuminazione interiore, appreso attraverso la pratica del buddhismo. Senza essere dei veri e propri haiku, molte poesie di Carifi riprendono temi e immagini dell’antica poesia sapienziale dell’Oriente. Gli argomenti toccati dal poeta pistoiese sono l’abbandono alla dolcezza delle visioni naturali, l’esigenza etica di spogliazione dai beni materiali, l’esperienza del vuoto, l’imitazione della figura esemplare del monaco viandante, ricco solo della propria saggezza. Formalmente i versi esprimono il gusto ribadito per la levità, il minimalismo espressivo, l’indifferenza a qualsiasi sperimentalismo linguistico, abbandonandosi invece al conforto carezzevole della ripetizione e alla giustapposizione di immagini per analogia. La parola, allora, assume la gentile vibrazione della preghiera, della litania monastica, dell’armonia celeste di pianeti e stelle.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore