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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2024
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Non c'è un racconto di quelli che Akutagawa ha scritto che non consiglierei e si capisce bene come mai sia stato intitolato a lui uno dei premi letterari più importanti. In particolare, questo libro contiene scritti altamente preziosi: "Vita di uno stolto" è uno degli scritti che lo impegnarono in un momento buio della sua vita. Surreale eppure così vivo psicologicamente, per chi lo conosce come personalità (e anche per chi no), questo scritto accompagna in un mondo disturbato da inquietudini, che mostrano il lato debole, soggiogato e fragile come un fiore di un uomo senza nome che si trova sopraffatto dalla vita, tanto che anche il minimo dettagli gli procura inquietudine e lo spinge a riflessioni che lo logorano. "Il registro dei morti" è uno spaccato della sua stessa vita, in cui tratta del rapporto con la madre, la donna divenuta pazza che lo ha segnato nella visione della vita, che lo ossessionò con la paura di impazzire a sua volta. Contiene "Memorandum per un vecchio amico", il suo "testamento" in forma di lettera che scrisse a un amico, dove ragiona sulla sua lucida scelta di suicidarsi. Contiene "Fazzoletto", uno dei suoi racconti brevi più efficaci, la postfazione scritta da Mishima a riguardo, e uno scritto del premio Nobel Kawabata Yasunari, che offre uno scenario di lui più intimo, rievocando quando lo accompagnò a vedere i cadaveri all'indomani del terremoto di Kantō del 1923. Il resto dei racconti lo lascio al futuro lettore, ma consiglio vivamente di scoprire Akutagawa (e raccomando anche il resto delle raccolte, dove si trovano scritti più legati alla sua fase fantastica/storica), per comprendere come mai sia annoverato tra i migliori. Il suo stile è ora leggero, ora vibrante di inquietudine e paura, ora lucido, ora rassegnato, ma che forse mai davvero desiste di fronte al demone della Letteratura.
Il volume raccoglie alcuni dei più toccanti e intensi scritti di Akutagawa, accompagnando il lettore verso gli ultimi atti della vita dell'autore, sopraffatto da turbamenti che lo spinsero al suicidio.
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