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Anno edizione: 2022
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“ Ninè, non ti ho mai regalato niente vero?” “ No bà, mai niente. “ E allora apri la tasca, perché questa sera ti regalo una fetta di cielo.” Il “ viaggio” di Ninè, inizia il 23 Dicembre del 1948. Il paese di Oropische è in fermento: siamo quasi alla vigilia di Natale. E’ da questo momento, con la sua nascita, che incomincia la sua storia, storia di emozioni, di speranze, di sofferenze e delusioni mai dimenticate, una storia che ci regala la cronaca densa e sensibile della sua infanzia e della sua adolescenza fino al raggiungimento dell’età adulta. E’ un’esistenza dura, difficile, ragnatelata di tenerezze e violenze, di sensazioni forti e di delicati profumi, di narrazioni fantastiche intrecciate a tristi realtà profondamente interiorizzate, di immagini ferocemente indelebili o teneramente consolatorie. In questo “ Viaggio degli inganni”, così è definita la vita stessa, Ninè srotola il suo esistere in un contesto paesano rinchiuso e arroccato eppure ricco di indimenticabili interlocutori che ne condividono il cammino. La vita gli impone un percorso disagevole in cui è difficile incanalare i turbamenti, gli sconcerti, le rabbie ma anche i timori, le passioni, le delicatezze del cuore. Tra le sue mani esplode brutalmente il forte senso di precarietà dell’esistenza, segnata da un amaro destino che sembra trascinarlo attraverso ondeggianti percezioni di mistificazione e illuminanti rivelazioni che trovano nella lettura dei grandi classici il loro maggior senso di intimo appagamento. Così, anche la sua scomparsa, “in una sera che il cielo aveva preso il colore rosso e setoso del ventre di un rubino”, potrebbe essere l’ultimo inganno scagliato sopra un estremo sogno capace di illuminare di poesia anche un arco vitale piegato dalla fatica della terra e teso alla conclusione di una vita e alla nascita di una leggenda.
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