La ballata del vecchio marinaio
"La ballata del vecchio marinaio", composta tra il 1797 e il 1798, rappresenta il contributo più significativo di Coleridge (1772-1834) alle "Lyrical Ballads", pubblicate nel 1798 in collaborazione con William Wordsworth (1770-1850) e la cui celebre Prefazione è considerata il manifesto del Romanticismo inglese. Racconta la vicenda fantastica di una maledizione che cade su una nave e il suo equipaggio dopo l'uccisione di un albatro da parte di un marinaio. L'idea della trama viene da un sogno che l'illustratore George Cruikshank (1792- 1878) raccontò all'amico Coleridge. La forma metrica del testo è quella della ballata, caratterizzata da un ritmo che la rende cantabile. Sebbene il linguaggio della Ballata sia evocativo e immaginifico, concedendo ampi spazi al "sublime" romantico, e sia ricco di arcaismi, Coleridge riprende diversi motivi tipici delle ballate popolari inglese. Ad esempio la forma dialogica e la presenza del soprannaturale, il tono tragico della narrazione e lo stile elaborato. La Ballata si divide in sette parti che seguono le "tappe" del viaggio del vecchio marinaio e della sua maledizione. I principali temi della Ballata sono lo studio psicologico della colpa, della sofferenza e dell'espiazione umana.
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