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Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2014
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Un ottimo romanzo dalla scrittura scorrevole ed invitante, un libro da leggere. Ambientato nel periodo del Terzo Reich ricostruisce il dramma del Sudtirolo che, alla fine della prima guerra mondiale, venne assegnato all'Italia in seguito allo smantellamento dell'impero austro-ungarico. Ne deriva un fortissimo problema di identità ed appartenenza per un popolo che, nato austriaco, si ritrova a dover rinunciare, durante l’avvento fascista, a qualsiasi manifestazione filogermanica, compreso l’insegnamento della lingua tedesca ai bambini. In un mix di amori e segreti, intolleranza e solidarietà, ricostruzioni storiche ed immaginazione, si combinano drammatici eventi storici e sociali, visioni contrapposte e discordanti di quel determinato periodo storico, le peripezie di una famiglia in un percorso nella memoria di una terra in cui era fortemente sentito il sentimento di patria. Come per tutte le guerre alla fine è una sola la certezza: perdono tutti qualcosa.
Scorrevole
Un libro che mescola con sapienza più registri: la narrazione romanzata, il resoconto storico, l'indagine attuale sul passato. Il tutto realizzato con uno stile piano, semplice, invitante. Che ti prende. Anche perché le vicende del Sudtirolo durante l'affermarsi del nazismo, con la spaccatura travagliata e dolorosa della popolazione nei due campi degli 'Optanten' (chi decise di aderire alla Germania) e dei ‘Dableiber’ (chi decise di restare in Italia), restano poco conosciute. Lilli Gruber riempie con efficacia questa mancanza. I personaggi chiave del romanzo, Hella e Karl, sono ben caratterizzati: a parte qualche nota che insiste (a mio parere) con qualche sdolcinatura di troppo sulla pena amorosa della prima, ambedue le vicende restano ben impresse. La Storia, quella con la 'S' maiuscola, ‘in-segna’ solo se vogliamo che ci ‘segni’. E perciò, in genere, insegna poco. Magari le storie, minuscole, come quelle qui ricordate. possono segnare di più. E ogni libro che cerchi di ridare memoria a chi l’ha persa, o di portare nuova conoscenza a chi non ha vissuto quei tempi, fa opera meritoria.
Recensioni
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