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Anno edizione: 2020
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La seconda indagine del detective Kindaichi Kōsuke, un'icona della cultura popolare nipponica, grazie anche alle numerose trasposizioni cinematografiche e televisive.
«Leggere romanzi così ci serve a spegnere il senso e lo schermo lampeggiante dei nostri smartphone. […] E cosa c'è di più bello di non essere noi stessi, almeno per una sera?» – Viola Di Grado, TuttoLibri – La Stampa
È la mezzanotte del 20 marzo 1952. Un ufficiale di polizia attraversa in bicicletta i sobborghi della periferia di Tokyo. Nei pressi della locanda del Gatto nero, da poco chiusa, nota un monaco che scava nel cortile di un tempio adiacente. Incuriosito, lo spia dal recinto esterno e dal terreno vede emergere il cadavere di una donna dal volto completamente sfigurato. Di lei non si sa niente. È nuda e con una parrucca, e le analisi rivelano che la causa della morte è una ferita alla testa provocata da un corpo contundente. Nella fossa è stata rinvenuta anche la carcassa di un gatto nero. La polizia indaga tra i vecchi gestori della locanda, facendo affiorare uno scenario ricco di sorprese. L'ex proprietario, la moglie, una ballerina e un imprenditore, amanti dei due coniugi: tra di loro forse c'è il colpevole, ma anche la vittima, la cui identità è del tutto ignota. L'intervento di Kindaichi Kōsuke, che si interessa al caso, potrebbe essere fondamentale. Questo nuovo episodio è un caso di omicidio «senza volto» che presenta altresì il tema della doppia personalità, un interesse di Yokomizo che nasce dai suoi influssi letterari occidentali, da Edgar Allan Poe a Oscar Wilde a Robert Louis Stevenson. Il romanzo, pubblicato nel dicembre del 1947 su rivista, attrasse da subito l'attenzione del pubblico, confermando il successo del giovane Yokomizo nel nuovo panorama letterario noir giapponese.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
”È sempre necessario per chi scrive tacere la verità, e se il lettore giunge alla risoluzione del caso, lo scrittore può dirsi sconfitto." Anche stavolta Yokomizo Seishi non è stato sconfitto (almeno non da me) e il detective Kindaichi è venuto in nostro aiuto per risolvere il caso. In questo secondo romanzo giallo, "La Locanda del Gatto Nero", veniamo messi alla prova con un "delitto senza volto": siamo a Tokyo nel marzo 1947, quando viene rinvenuto un cadavere di una donna dal volto completamente sfigurato e perciò irriconoscibile. Dopo le prime indagini della polizia del luogo, entra in scena Kindaichi, detective dall'aspetto trasandato ma estremamente perspicace, il quale risolve l'enigma e, dopo averci tenuto sulle spine per un po', fornisce la spiegazione. Anche in questo caso, la trama avvincente e la narrazione scorrevole mi hanno tenuto incollata alle pagine fino alla fine.
Recensioni
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