Il libro dei Baltimore

Molto intrigante, consiglio

Libro molto bello ma da leggere più lentamente, non è scorrevole come i soliti thriller di Dicker. Si discosta molto dagli altri, ma se sei innamorato del personaggio di Marcus devi leggerlo assolutamente.

Marcus Goldman, il narratore, è cresciuto con una certa ammirazione verso i suoi cugini di Baltimore (i “Goldman di Baltimore” erano la famiglia ricca, brillante, che sembrava avere tutto. Marcus appartiene al ramo “di Montclair”, “meno importante”, più normale). La storia alterna passato e presente, ripercorrendo l’infanzia, le vacanze, le amicizie, le rivalità: l’amore per Alexandra, i rapporti con i cugini Hillel e Woody, gli anni felici, il senso di appartenenza a qualcosa che sembrava perfetto. Poi qualcosa si rompe. C’è una Tragedia che segna per sempre la vita dei Baltimore e cambia il punto di vista di Marcus: da ammiratore idealista a qualcuno che vuole capire cosa è successo realmente, quali segreti erano nascosti, come le illusioni crollano. Il libro dei Baltimore è per me un romanzo molto valido, soprattutto se sei interessato a storie familiari, a introspezione, a capire come si costruiscono e si distruggono le aspettative, e come la percezione del passato cambia con il tempo. Non è un thriller nel senso classico, ma ha il suo “mistero”, che non è tanto “chi ha fatto cosa” quanto “cosa sia accaduto dentro le persone”, quali tensioni nascoste, quali sogni infranti.