Con questo libro ho terminato tutte quelle che sono i libri di Dicker con protagonista Marcus; a seguito di ciò, posso dire che questo è forse quello più “debole” perché non c’è un effettivo omicidio da scoprire ma più una storia nascosta e segreta (ma comunque molto interessante). Qui Marcus rivive un evento tragico della sua adolescenza ma lo fa attraverso numerosi salti temporali, tra presente e passato (e a volte anche diversi periodi passati) proprio per tenerti incollat* alle pagine in attesa di scoprire sempre più tasselli di questo evento tanto misterioso quanto traumatico per il protagonista stesso. È un libro di una certa mole ma sia la scrittura scorrevole di Dicker sia la storia dinamica e intrigante non ti fanno nemmeno sentire lo scorrere delle pagine, vivendoti al meglio la storia. Nonostante, quindi, la storia molto interessante, ho apprezzato questo romanzo meno rispetto agli altri due perché si trattava di una storia differente (cosa che non mi aspettavo) ma anche perché alcuni personaggi sono stati sviluppati in maniera troppo superficialmente, infatti Leo, ossia il suo vicino di casa, compare sporadicamente e solo come contorno delle pagine riguardanti il presente, quando poteva diventare un personaggio ancora più importante e significativo per la storia stessa. Come ha i suoi difetti ha anche i suoi pregi, primo fra tutti è proprio lo stile narrativo di questo romanzo, questo alternarsi di flashback che ti fanno arrivare alla verità solamente nelle ultime pagine ma senza aver previsto cosa sarebbe accaduto. Si tratta quindi di un’ottima storia che può aiutare soprattutto per uscire dal blocco del lettore, perfetta per qualcosa di leggero (a livello di scorrevolezza e di stile) ma allo stesso tempo intrigante. P.S. Mi dispiace molto abbandonare il personaggio di Marcus, ho conosciuto questo scrittore proprio attraverso questo personaggio e lasciarlo andare è un peccato (infatti spero che un giorno scriva altro con lui come protagonista)
