Caratteristica fondamentale della letteratura svizzera è la ricchezza linguistica, che spazia fra opere in tedesco, francese, italiano e romancio. La storia letteraria del paese riflette questa diversità sociale e culturale. La letteratura svizzera contemporanea si distingue per la sua capacità di fondere tradizione e innovazione, affrontando queste questioni attraverso prospettive linguistiche e tematiche uniche.
La storia più recente dal XX secolo: modernismo e impegno sociale
Con il Novecento, la letteratura svizzera abbraccia le correnti moderniste e diventa un luogo di riflessione su identità, politica e psiche. In lingua tedesca, Robert Walser, con opere come Jakob von Gunten, esplora il minimalismo e l'introspezione; Hermann Hesse, nato a Calw ma naturalizzato svizzero, con capolavori come Siddharta e Il gioco delle perle di vetro, influenza profondamente la letteratura mondiale; Friedrich Dürrenmatt, grande autore di racconti brevi e pezzi teatrali, è protagonista del rinnovamento del teatro di lingua tedesca; Max Frisch deve la sua notorietà soprattutto alle opere teatrali dense di satira anticonformista e narrazione del rapporto fra individuo e collettività con la tragica sopraffazione di cui il singolo è vittima, che rivelano l’influsso di Brecht e di Thornton Wilder. In lingua francese, Blaise Cendrars e Charles-Ferdinand Ramuz esplorano temi moderni come l'industrializzazione e l'esperienza umana. Nel Ticino, Piero Bianconi e Giovanni Orelli si fanno portavoce di una letteratura radicata nella cultura locale.In lingua italiana scrive anche Fleur Jaeggy, autrice nata a Zurigo ma vissuta a lungo in Italia.
Dal 2000 a oggi: letteratura contemporanea
Negli ultimi decenni, la letteratura svizzera si è ulteriormente diversificata, con autori che affrontano temi globali, identitari e sociali: in lingua tedesca: Peter Stamm (Agnes) esplora le relazioni umane con uno stile minimalista, mentre Lukas Bärfuss (Koala, La Svizzera era un'isola) affronta temi di alienazione e memoria storica; Pascal Mercier, pseudonimo di Peter Bieri, è l'autore del bestseller Treno di notte per Lisbona. In lingua francese; Joël Dicker ha raggiunto fama internazionale con La verità sul caso Harry Quebert, un thriller letterario che indaga la scrittura stessa; Philippe Rahmy, con Allegra, unisce autobiografia e viaggio. In lingua italiana: Fabio Pusterla, poeta e traduttore, indaga il rapporto tra natura e storia; Giovanni Fontana esplora l'identità culturale ticinese con una vena narrativa ricca di tradizione.
I secolo precedenti:
Medioevo e Rinascimento
Nel Medioevo, la letteratura svizzera in lingua tedesca era legata alla poesia epica e religiosa, come i Minnesänger. Tra le opere rilevanti torviamo il Canto dei Nibelunghi, tramandato anche in Svizzera. Il Rinascimento vede lo sviluppo dell'umanesimo, con autori come Aegidius Tschudi, cronista di storia svizzera, e i riformatori Ulrich Zwingli e Heinrich Bullinger, attivi nella produzione di testi religiosi.
Età Moderna (XVII-XVIII secolo)
Durante l'Illuminismo, la letteratura svizzera si orienta verso il razionalismo e l'educazione civica. Tra gli autori di lingua francese emerge Jean-Jacques Rousseau, originario di Ginevra, con opere filosofiche e pedagogiche fondamentali come Il contratto sociale ed Emilio. In lingua tedesca si distingue Johann Kaspar Lavater, noto per i suoi scritti morali e filosofici.
XIX secolo: Romanticismo e Realismo
Nel periodo romantico, la letteratura svizzera esplora il legame con la natura e l'identità nazionale. Gottfried Keller, autore de I racconti di Seldwyla ed Enrico il Verde, è il principale rappresentante del realismo in lingua tedesca. In lingua francese, Benjamin Constant si distingue per il romanzo psicologico Adolphe. In italiano, emerge Francesco Chiesa, con poesie che celebrano la natura e la tradizione ticinese.