Graham é un uomo che nel 1897 cade improvvisamente in uno strano e inspiegabile sonno profondo, destandosi quasi per nulla invecchiato ben 203 anni dopo. Al suo risveglio scopre di essere il "Dormiente", che per secoli aveva attirato e affascinato folle di pellegrini e di essere diventato l'uomo più ricco del mondo. La situazione ad accoglierlo é tutt'altro che tranquilla: seguono giorni di scontri, fughe, complotti e rivolte in una Londra surreale e futuristica che il protagonista non riconosce più, in un mondo totalmente cambiato. Dapprima spaesato, trovandosi in un'epoca a lui estranea, Graham é affascinato dello sviluppo tecnologico e incuriosito da tutto ciò che vede. Man mano però, realizza che il benessere che lo circonda riguarda solo una piccola parte della popolazione e che in nome del progresso sono stati sacrificati importanti valori umani e diritti. Niente é come sembra e con una nuova consapevolezza Graham decide di guidare coloro che credono nella sua autorità. L'autore descrive accuratamente il nuovo volto di Londra e del mondo, della società e dei costumi del secolo, contrapponendo sapientemente utopia e distopia in una realtà inventata ma incredibilmente verosimile. La narrazione é abbastanza scorrevole, a volte rallentata dalle inevitabili descrizioni; la storia di svolge nell'arco di pochi giorni, eppure si ha l'impressione che passi molto più tempo, grazie ai tanti colpi di scena e ai momenti d'azione che renderebbero bene in un film. É incredibile notare come l'autore é stato un luminare, capace di "prevedere" invenzioni e dinamiche riconducibili al nostro secolo. Ho apprezzato il personaggio femminile del libro, che mi sarebbe piaciuto vedere approfondito maggiormente; tuttavia, seppur compaia in pochi momenti, ha un ruolo non indifferente. Un'ultima nota positiva riguarda l'edizione Mondadori, arricchita dalle illustrazioni dell'epoca.
