Larry McMurtry ci racconta un territorio selvaggio che ormai è quasi tutto domato ed addomesticato, per farlo ci mette in sella con Woodrow Call e Augustus McCrae, allevatori di cavalli e titolari della Hat Creek Cattle Company di Lonesome Dove in Texas. Duro come solo il Far West poteva essere, ma anche ricco di un umorismo e battute taglienti, Larry McMutry tesse trame fitte ed intrecciate alla perfezione, che ti fanno divorare le quasi mille pagine del romanzo. Un racconto che sfiora l'epica greca, ricco di persone che non sono semplicemente solo buone o solo cattive, sono vive. Il racconto di un viaggio verso l'ignoto e l'inesplorato dal minuscolo Lonesome Dove, sempre più a nord, fin quasi ad arrivare in Canada. Augustus "Gus" e Call sono due uomini agli antipodi ma perfettamente complementari, spesso in disaccordo ma allo stesso tempo in perfetta sintonia, frutto della lunga esperienza nelle fila dei Texas Ranger con i quali hanno combattuto messicani, Comanche e banditi. Stufo della routine e sempre in cerca di nuove sfide, Call convince il socio a guidare una mandria di bovini e cavalli fino in Montana, e a nulla valgono le obiezioni mosse da Gus, che comunque decide di partecipare un po' controvoglia all’impresa. Dopo aver reclutato il numero necessario di cowboy, alla compagnia si aggregano anche alcuni personaggi bizzarri e improbabili come due ragazzi irlandesi appena immigrati, una ex prostituta, il pianista di un saloon, un cuoco messicano: Call e Gus sono pronti a partire. Il viaggio sarà un’odissea, fra tempeste di sabbia, uragani, fiumi in secca o in piena, serpenti velenosi, scarsità di cibo e di acqua, piccoli scontri con gli indiani. Qualcuno morirà, qualcun altro troverà una sistemazione lungo il percorso, per tutti sarà un’esperienza irripetibile. E comunque nulla, alla fine dell’avventura, sarà rimasto uguale a prima: Ulisse tornerà a Itaca solo, invecchiato e sfinito e la ritroverà profondamente diversa da come l'aveva lasciata. Nei primi capitoli potrebbe esserci l'unica difficoltà che questo romanzo ci chiede di superare prima del “grande viaggio”. In questi avviene l’entrata in scena dei diversi protagonisti, il ritmo è lento e senza scossoni, in linea con la tranquilla vita quotidiana in quel di Lonesome Dove. Tutto però ha un senso, un equilibrio con i giorni sempre uguali, fino alla partenza per quelle oltre tremila miglia verso il Montana. Da questo momento, la narrazione cambia passo e ha un’impennata di realismo e drammaticità; soprattutto compare quella violenza che è curiosamente assente nei primi capitoli. Non che la violenza in sé costituisca un valore, ma stiamo pur sempre leggendo una storia che ha luogo nella seconda metà dell’Ottocento in un ambiente estremamente ostile, e sarebbe sciocco pretenderne una diversa rappresentazione. Oltre alla violenza della natura, anche le uccisioni a sangue freddo e le esecuzioni sommarie erano la quotidianità nell’Ovest americano senza legge di allora. Ed è proprio grazie a questi elementi che la leggibilità del romanzo rimane ai massimi livelli fino alla fine, fra pagine dinamiche e momenti di stasi che creano un racconto dalle caratteristiche di un'epica moderna. Il paesaggio, elemento cardine nella letteratura che racconta la Frontiera; un ambiente difficile e mortalmente pericoloso ma di una bellezza che toglie il fiato: spazi infiniti, tramonti infuocati e natura lussureggiante. L'amicizia profonda, la morte e il distacco, il senso di giustizia, il rapporto con la natura, la fragilità della vita, la scoperta dell'ignoto sono tra i temi principali di questo romanzo. Devo ammettere che per tutte le ultime cento pagine avrei voluto che il romanzo non finisse mai. Capolavoro.
Lonesome Dove
«Un'irresistibile maestria. Che ironia, che dialoghi. Un classico imprescindibile». - Alessandro Piperno
In uno sputo di paese al confine fra il Texas e il Messico, Augustus McCrae e Woodrow Call, due dei piú grandi e scapestrati ranger che il West abbia conosciuto, hanno cambiato vita: convertiti al commercio di bestiame, ammazzano il tempo come possono. Augustus beve whiskey e gioca a carte, mentre Call lavora sodo dall'alba al tramonto. L'equilibrio si spezza quando, dopo una lunga assenza, torna in cerca d'aiuto un vecchio compagno d'armi, il seducente e irresponsabile Jake Spoon, che descrive agli amici i pascoli lussureggianti del Montana, dando fuoco alla miccia dell'irrequietezza di Call: raduneranno una mandria di bovini, li guideranno fin lassú e saranno i primi a fondare un ranch oltre lo Yellowstone. Eroi e fuorilegge, indiani e pionieri, la malinconia di un'epoca al tramonto e l'eccitazione di una cavalcata selvaggia. L'avventura che non finirà mai: questo è il West. Traduzione di Margherita Emo.-
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Traduttore:
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Anno edizione:2019
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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lettere_d_inchiostro 13 novembre 2025Odissea western
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Py87 09 novembre 2025Avvincente
All'inizio l'impressione è quella di trovarsi in un fumetto e di avere a che fare con personaggi stereotipati, ma la cosa per quasi tutti si affievolisce man mano che si prosegue con la lettura. In ogni caso é un libro magnifico. Non mancano le sorprese... e le lacrime.
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Betty89 27 luglio 2025
Magnifico, spettacolare, emozionante. Lettura scorrevole nonostante la mole del libro…é diventato uno dei miei preferiti in assoluto.
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