Tra incidenti domestici, emergenze e un paziente che con un semplice "non mi sento tanto bene" manda in tilt l'intero pronto soccorso, un giovane medico racconta di una curiosissima notte in cui, vent’anni prima, ancora tirocinante, era di guardia al pronto soccorso di una clinica universitaria. Con la sua consueta ironia, Pennac ci regala un monologo esilarante e al tempo stesso toccante, che esplora le contraddizioni e le fragilità del mondo della medicina. Più che un romanzo, è una sorta di monologo, un flusso ininterrotto di ricordi e pensieri, attraverso un lungo flashback, scritto quasi a caso, come se non ci fosse né capo né coda.
Giovane medico del pronto soccorso, Gerard Galvan racconta una folle notte di molti anni prima, quando fra crisi di asma e arti spappolati era stato finalmente notato un uomo seduto su una sedia che ripeteva: "Non mi sento tanto bene". Il malato passa da tutti gli specialisti, convocati d'urgenza a risolvere uno dopo l'altro crisi acute di ogni genere: dall'occlusione intestinale all'esplosione della vescica, all'attacco epilettico. Rimasto accanto al suo letto, Galvan si addormenta e al mattino il malato non c'è più. È morto? È sparito? Dove è stato portato? Galvan non sa neppure come si chiama. Nessuno lo sa. Ma il paziente riappare e le cose che dirà e farà saranno per il buon Galvan la fine di un sogno.
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Anno edizione:2005
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Martnell 08 gennaio 2025La lunga notte del dottor Galvan
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Carmen Caligiuri 01 marzo 2017
Daniel Pennac ha un modo così leggero di scrivere. Penso potrebbe inventare milioni di storie così, brevi, simpatiche, ma non prive di significato. Ho letto tutto d'un fiato questo libro. E' stato una rivelazione. Il titolo e la copertina spingono a pensare che si tratti di qualcosa di fin troppo leggero, ma in realtà poi dentro scopri un linguaggio ben costruito e una storia davvero intrigante e ben fatta, intrisa di ironia, una sana dose di ironia, che non è mai banale in Pennac.
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ALBERTO MOSTARDI 27 dicembre 2005
La delusione è stata quasi immediata ... non si tratta di certo dello stesso scrittore della saga dei Malaussene. Alcuni passaggi sono lenti, mi chiedo se anche la traduttrice si sia stancata di tradurre l'autore che era a me tanto caro e che comunque continuerò a leggere nella speranza di ritrovarlo.
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