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Il cammino di M. Il figlio del secolo – caso letterario di assoluta originalità ma anche occasione di una inedita riaccensione dell’autocoscienza nazionale – prosegue qui in modo sorprendente, sollevando il velo dell’oblio su persone e fatti di capitale importanza e sperimentando un intreccio ancor più ardito tra narrazione e fonti dell’epoca.
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Ottimo il lavoro di documentazione e notevole la capacità di farne romanzo, mese per mese, personaggio per personaggio.
Si raccontano gli anni dal 1925 al 1932. Il duce si appresta ad essere osannato da tutti. Sono gli anni in cui si elegge il più giovane presidente del consiglio, si addosserà le responsabilità del delitto Matteotti che si concluderanno con un processo farsa. C è la conquista della Cirenaica attraverso una guerra condotta con metodi disumani e con la costruzione di campi di concentramento e l utilizzo dell'iprite per uccidere i coloni e i ribelli. Ci sarà il matrimonio combinato di Edda con Galeazzo Ciano, la morte del fratello Arnaldo, la destituzione di Turati con le accuse infamanti da parte di Farinacci. la fine ingloriosa di Margherita Sarfatti. Infine la solitudine del duce che non si fida più di nessuno e dopo aver praticato per decenni la tattica del vuoto, ha creato il vuoto intorno a se
Prosegue in questo secondo capitolo l’esperimento letterario del “romanzo documentario” di Scurati dedicato all’era fascista. Esperimento ambizioso ma a mio avviso ben riuscito anche in questo volume. Gli anni raccontati sono il 1925 – 1932, quelli del consolidamento del regime attraverso la fascistizzazione del paese e la transizione alla dittatura. La formula è la medesima del primo volume: brevi capitoli di storia romanzata seguiti da estratti di documenti dell’epoca (i più disparati: da lettere personali a pagine di diario, da stralci di articoli di giornale a telegrammi e informative dattiloscritte). Fin da subito è evidente, e questo secondo me è uno dei grandi pregi del libro, il meticoloso sforzo di raccolta e revisione documentale a supporto della veridicità ed attendibilità storica di quanto raccontato. La narrazione nella parte romanzata procede intensa, a tratti accorata, tesa nell’intento di catturare lo spirito del tempo. Nonostante la mole, si legge agilmente.
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