Valeria Parrella ci fa entrare a passo di tango argentino in questa storia del disamore tra Valeria e Michele, rendendone in una prosa poetica la cronaca appassionata. E proprio come nei passi del tango il racconto si sposta avanti e indietro, tra flashback e flashforward, tra Napoli e Buenos Aires, in una danza dove l'uomo guida e la donna segue lui, tentando di aggrapparsi ai ricordi come a una lastra di vetro che la fa scivolare e la separa. Si legge in una sera e si rilegge altre mille sere.
Ma quale amore
La Scrittrice è a Buenos Aires con Michele. Il pretesto è attraversare la città di Borges, del tango, delle bistecche e di Maradona; la realtà è che la loro storia sta per precipitare e questo viaggio è un tentativo di salvare il salvabile. Se il viaggio è un pretesto, il libro però è altro ancora. È il racconto di uno spaesamento, di un senso di estraneità esistenziale, è il racconto di un luogo, che non è Buenos Aires e neppure Napoli, ma in qualche modo le comprende entrambe, è il luogo dell'esperienza e della memoria. Con una scrittura immediata che chiama direttamente in causa il Lettore, Valeria Parrella ci precede e ci spiazza, eleggendoci complici delle sue strategie. E ci seduce con un romanzo inquieto d'amore e di protesta.
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2014
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Formato:Tascabile
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giuseppe stamegna 27 dicembre 2010
la parrella sta tranquillamente nella storia recente della letteratura italiana.ha un suo spazio, e non solo bianco... lo credo davvero. con questo libro si è presa il lusso di scivolare dentro ad una storia di sentimenti. ci fa immergere, atraverso una scrittura fluida e leggera, nelle peripezie umorali della protagonista, ma poi, ad un certo punto si blocca: non scrive più. fa parlare il personaggio quasi in trans. Ne esce fuori una scrittura un po' monotona, anche se a tratti sa pure illuminare la scena con frasi decise: che bruci in eterno chi ha inventato facebook. fa dire alla protagonista, e così si spegne un amore ai tempi di faccia da libro. e noi restiamo in attesa trepidante del prossimo libro di valeria Parrella.
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ELISA SCOTUZZI 13 settembre 2010
La fine di un amore è una storia piena di dolore e travagli. Lo è ancora di più quando ci si illude di poter risistemare tutto e poi, inevitabilmente, si perde la sfida. Sarà che sono troppo giovane e non posso ancora comprendere queste situazioni? Chi lo sa, eppure questa storia mi ha dato poco e niente. Mi aspettavo di ritrovarmi sul letto a piangere dalla tristezza, invece sono rimasta indifferente durante la lettura. Ho anche trovato un po' confusa la narrazione, ad un certo punto non capivo più a che punto della storia fossimo. Una storia che sicuramente poteva trasmettere molto di più.
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