Lettura scorrevole.I capitoli sono corti e scritti in modo chiaro ,in cui l’autrice cerca di spiegare il regime oppressivo di Putin senza ricorrere a retorica e invettive.Dalle parole di Vera si capisce che la morte della madre era una “morte annunciata” che procedendo nella lettura si fa sempre più prossima. Non ci sono parole di troppo, è la testimonianza di una figlia che giovanissima ha perso la madre, donna impegnata e a volte anche intransigente, amata e stimata di cui si sente una forte nostalgia. In alcuni tratti ci si sente avvolgere dalla tristezza , ma ritengo sia utilissimo per avere qualche informazione di prima mano sul ruolo di Putin sulla manipolazione dell’informazione.
Una madre
«Mia madre è sempre stata una persona scomoda, non solo per le autorità russe, ma anche per la gente comune. Scriveva la verità, nuda e cruda, su soldati, banditi e civili finiti nel tritacarne della guerra. Parlava di dolore, sangue, morte, corpi smembrati e destini infranti.»
Giornalista di “Novaja Gazeta”, uno dei principali quotidiani dell’opposizione russa, Anna Politkovskaja ha raccontato fino alla sua morte la seconda guerra in Cecenia, la corruzione, i delitti e le omertà della Russia di Putin. Il 7 ottobre 2006, quando è stata uccisa nella sua casa nel centro di Mosca, il suo volto è diventato il simbolo della libertà d’espressione. Sua figlia Vera aveva ventisei anni e da quel giorno si è battuta insieme al fratello Il’ja per avere giustizia. Ha vissuto sulla sua pelle tutte le lentezze e le ambiguità della macchina della giustizia russa, le informazioni contraddittorie, le ipotesi più assurde. E soprattutto ha lottato per ricordare la lezione della madre: “siate coraggiosi e chiamate sempre le cose con il loro nome, dittatori compresi”. Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il cognome Politkovskaja è tornato a essere oggetto di minacce di morte al punto da doversi trasferire in una località segreta con la famiglia. Ha scritto questo libro perché sua figlia, la nipote che Anna non ha mai conosciuto, e il mondo intero possano ricordarsi sempre la storia unica di una donna che non ha mai nascosto il suo dissenso per la politica di Vladimir Putin e che non ha avuto paura di denunciare le violazioni dei diritti umani in Russia compiute da un ex ufficiale del Kgb diventato l’artefice di un minaccioso disegno imperiale.
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Collana:
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Anno edizione:2023
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Sandranna 31 marzo 2023Da madre a figlia
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Julie 13 marzo 2023Lettura consigliata
anche per capire meglio il presente. Una figlia racconta i passaggi più salienti della vita di una donna tenace e coraggiosa per la quale raccontare la verità è sempre stata una condizione imprescindibile.
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