Le maestrie di Zarathustra e Pitagora
Il libro verte su Pitagora a contatto con i maestri egiziani e persiani Enufis e Zaratas (o Zarathustra) e costituisce una replica all’indirizzo prevalente di relegare Pitagora al di fuori della filosofia propriamente detta e di proporne una visione dipendente dal presunto “sciamanismo” siberiano. Definisce una concezione dell’anima strutturata in senso naturale, per certi versi “materialistico”, in quanto messa in opera da lume e tenebra, elementi sia fisici e matematici che divini ed etici. L’anima pensata da Pitagora viene riscoperta come vita naturale, tanto cosmica quanto umana, non più ricondotta a coscienza dell’Io, né a persona individuale. Una meditazione sulla vita posta in rapporto con il suo tempo di nascita e morte piuttosto che di rinascite o metafisiche palingenesi.
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Anno edizione:2026
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In commercio dal:16 gennaio 2026
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