Recensioni Il Maestro e Margherita

Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov

Nella Mosca degli anni Trenta il diavolo, sotto le spoglie di un esperto di magia nera, sta generando scompiglio nell'ambiente letterario e teatrale della città. Intanto uno scrittore incompreso, il Maestro, viene rinchiuso in manicomio per aver scritto un romanzo su Ponzio Pilato che le autorità non approvano.

L'amore sbucò dinanzi a noi dal nulla, come un assassino in un vicolo, e ci travolse entrambi immediatamente. Ci colpì come un fulmine, come un coltello a serramanico!

Uno straordinario romanzo che si sviluppa su tre linee narrative. Nella prima, il diavolo arriva a Mosca alla ricerca di una regina del Sabba, senza cui il ballo non può aver luogo. Nella seconda, ambientata a Gerusalemme, Ponzio Pilato è un personaggio tormentato, consapevole di avere crocifisso il vero Dio. Nella terza un uomo, il Maestro, è chiuso in manicomio: ha scritto e bruciato un romanzo (appunto quello su Pilato) che le autorità non approvano. Ama, ricambiato, Margherita, che accetterà di vendere la propria anima al diavolo per diventare la regina del Sabba e salvare il Maestro. Pubblicato postumo nel 1967, «Il Maestro e Margherita» ha consacrato Bulgakov tra i grandi scrittori russi del Novecento e, in un mirabile vortice di eventi, ci ha lasciato un affresco affascinante della Russia ai tempi di Stalin.

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