La maga saraghina. Storia di astri, piante e parole che curano. Ediz. illustrata
Correva la leggenda che attribuiva la fondazione della città di Spaccaforno (oggi Ispica) alla maga Saraghina: una misteriosa figura femminile, giunta dall'Oriente, in possesso dell'arte della stregoneria che trasmise alle donne di Spaccaforno. Seguendo la suggestione popolare, l'autrice ha voluto immaginare un mito fondativo ad opera di una donna. Il primo lavoro da fare è stato quello di liberare l'appellativo di "maga" da ogni riferimento alla "strega". La nostra maga, dunque, come per i Magi, diviene astronoma e, ancora più, sacerdotessa di Ecate e di Demetra, quindi medichessa e conoscitrice della natura e dei suoi cicli. La stessa rivalutazione accade per le "majare" di Spaccaforno. La nostra Saraghina conosce i riti destinati a Demetra, pronuncia i versi dei poeti classici, usa le formule di guarigione dei nostri avi e come loro conosce l'uso curativo delle piante. I luoghi narrati sono reali: la Saraghina sbarcherà a Punta Ciriga, nel nostro "Porto Ulisse". Si recherà, dunque, nel luogo designato dalle Pleiadi per la fondazione di una nuova città, a Cava d'Ispica. L'omaggio è, infine, alla nostra Cava, a questo solco Madre, alla sua vegetazione rigogliosa e generosa.
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Anno edizione:2021
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