letto d'un fiato! Inizio un po' lento ma quando il romanzo inizia ad entrare nelle pieghe della storia , quando l'intreccio personale della vicenda della protagonista e della situazione storica dell'Italia della guerra si fondono, allora non si può smettere di leggere. personalmente sono affiorati tutti i ricordi di famiglia, i racconti della protagonista potevano essere quelli di mio padre, mio nonno, lo stesso vissuto, le stesse emozioni, lo stesso drammatico senso di impotenza di fronte a una realtà tanto ingiusta e inumana
La Malacarne
Con la stessa energia narrativa de La Malnata, Beatrice Salvioni ci trasporta ancora nell’Italia fascista. E ci fa guardare il mondo con gli occhi di due ragazze tormentate e ribelli, inseparabili, che la Storia vuole tenere lontane.
Una sedicenne corre a piedi nudi per la strada. È notte, indossa solo una sottoveste, e corre disperata per la città deserta. È delusa, piena di rabbia, perché ha scoperto di essere stata tradita, e da qualcuno che mai avrebbe creduto potesse ingannarla. Si apre come uno squarcio, questo romanzo terso e furioso. Siamo a Monza, nell’aprile del 1940. Da quattro anni Francesca non sa più nulla di Maddalena. La sua amica è stata rinchiusa in manicomio, e mai ha risposto alle lettere che lei le ha spedito. Francesca crede sia per risentimento nei suoi confronti. In fondo, è sempre toccato a Maddalena il ruolo della reietta, della Malnata. Ma adesso ha subito uno scossone anche la vita di Francesca, che è fuggita di casa ed è andata a vivere da Noè Tresoldi, destando scandalo. Sua madre la accusa di essere una degenerata, una Malacarne. Poi, finalmente, Maddalena torna. È piccola e magra, come non fosse mai cresciuta, e si finge l’adolescente coraggiosa di sempre; ma Francesca lo vede, che è diversa. Che cosa è successo in manicomio? Intanto, l’Italia entra in guerra. Tra la fame e la paura delle bombe, ogni giorno diventa più difficile. E arriva il momento di scegliere da che parte stare.
Hanno detto de La Malnata:
«Non vediamo l’ora di leggere le sue prossime opere». The Guardian
«Ha echi di Elena Ferrante, Natalia Ginzburg e Alba de Céspedes». Financial Times
«Questo esordio ti prende l’anima e non ti lascia più». Le Point
«Un libro da leggere, se non da conservare». The Times
«Un’amicizia viscerale e assoluta, come solo l’infanzia conosce, sullo sfondo violento e sessista della dittatura fascista». Marzia Fontana, Corriere della Sera
«Maddalena è un personaggio solido e caldo. […] Il carattere femminile centrale reca in sé echi libreschi fascinosi, e per esempio la ruvida atmosfera potrebbe richiamare Accabadora di Michela Murgia». Leonetta Bentivoglio, la Repubblica
«Un romanzo potente». Brunella Schisa, il Venerdí
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Anno edizione:2024
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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simona 11 agosto 2025dovrebbe essere letto nelle scuole dell'obbligo nelle ore di educazione civica
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Giovanni 11 gennaio 2025
Una lettura coinvolgente e appassionante.
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Sara S. 07 gennaio 2025Emozionante
La storia di Maddalena e Francesca si intrecciano alla Storia dell’Italia durante il regime fascista. Si parla di resistenza, solidarietà, sorellanza, il tutto nello stile romanticamente schietto di Beatrice Salvioni.
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