Colson Whitehead è uno scrittore eccezionale, il suo 'curriculum' parla da solo. Manifesto criminale è un libro particolare, però, nella sua produzione: secondo di quella che si annuncia una trilogia, convince in particolare per la sua capacità di far immedesimare il lettore dentro l'anima più profonda di Harlem, l'anima nera e hard boiled, ma anche l'anima più dolce e capace di sentimenti forti e duraturi, perfino dolci. Da non farsi mancare.
Manifesto criminale
«Colson Whitehead ci regala un affresco della metropoli ambientato negli anni '70. Tra musica, noir e Flannery O'Connor.» - Antonio Monda, Robinson
New York 1971. Questa volta Ray Carney sta rigando dritto. Dopo quattro anni, il suo passato da ricettatore è quasi un ricordo e il suo negozio di mobili macina affari onesti. Il contesto tuttavia non aiuta: il livello di criminalità è ai massimi storici, la città scivola verso la bancarotta ed è guerra aperta tra la polizia e il Black Liberation Army. Così, quando Carney non riesce a trovare i biglietti del concerto dei Jackson5 per sua figlia May, rispolvera un vecchio contatto. E nello spazio di una telefonata, rientra nel giro.
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Anno edizione:2024
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Formato:Tascabile
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Ema_ 11 marzo 2024Ema_
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