Manouche

Giacomo Smith, musicista di origine italiana cresciuto nello stato di New York, ha iniziato a suonare il pianoforte a cinque anni, per poi passare al clarinetto e al sassofono. Dopo la laurea in musica classica presso la Boston University (2009) e la McGill University (2011), si è trasferito a Londra, dove si è immerso nella scena jazz locale, dedicandosi alla musica a tempo pieno come membro fisso della band del noto locale Kansas Smitty's e partecipando a tournée internazionali.
Smith ha sviluppato una profonda affinità per il jazz manouche, uno stile fortemente influenzato da Django Reinhardt. Questo interesse è nato al college da un LP di Reinhardt, in cui il clarinetto di Hubert Rostaing spiccava per virtuosismo e swing, e si è approfondito quando Smith ha incontrato Mozes Rosenberg, un chitarrista Sinti olandese imparentato con Django Reinhardt. L'interpretazione passionale e tecnicamente brillante di Rosenberg, radicata nella tradizione Sinti, ha lasciato un segno profondo su Smith. È stato quindi naturale per Smith fondare attorno a Rosenberg una band dedicata alla musica di Reinhardt, che ne onorasse l'eredità senza limitarsi a copiarla. Smith spera che il suo nuovo lavoro “Manouche” trasmetta lo stesso entusiasmo che ha provato anni fa, quando ha scoperto la musica di Reinhardt e Rostaing.