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Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2011
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Bel libro, purtroppo un po’ lento soprattutto all’inizio ma da lì in poi è molto più scorrevole. Non tra i libri migliori di Jane Austen
La saggia zia Jane è sempre un toccasana per me. Torno tra le sue pagine ogni volta con grande piacere, mai uno stato di noia, mai uno sbadiglio. Tutto è lento ma allo stesso tempo vivo. Le lunghe passeggiate nei parchi, il rituale del tè, le gite nelle proprietà degli amici più benestanti sono rituali che si ritrovano in ogni suo scritto, ed è proprio questo che cerco nelle sue pagine, quel piacere che solo le piccole cose ti regalano. Sebbene Fanny Price non è l’eroina che ci aspettiamo, alla Elisabeth Bennet per intenderci, non si può non simpatizzare con lei. La sua dolcezza di modi, il suo sentirsi sempre inadeguata al contesto, la sua illusione nel credere ciecamente alle virtù e alla compostezza, la rendono tuttavia simpatica. L’innocenza e l’umiltà ci portano a perdonarle anche la mancanza di carattere e personalità. Almeno per me è stato così, sebbene più di una volta mi è salita la voglia di entrare nel libro e di parlare al suo posto con i personaggi più irritanti. Non si può dire lo stesso del suo amato cugino. Il personaggio di Edmund risulta essere il più stupido della compagnia. Incapace di capire il vero carattere della gente, attribuisce valori e onori a chiunque; proprio il tipo di uomo imbecille che speri di non incontrare nella vita, quello che scambia le pietre per diamanti. Lo scopo della Austen è sempre lo stesso: ironizzare, criticare e ridere del conformismo e delle stupide regole di comportamento dell’epoca. E ci riesce ogni volta perfettamente. Per utilizzare le parole del mio poeta preferito: “Non sollevare il velo dipinto che quelli che vivono chiamano vita”. 🙂
Penso che Mansfield Park sia il libro di Jane Austen meno conosciuto e non riesco sinceramente a capirne il motivo. La storia d’amore in questo caso non è centrale (anche se l’happy ending è sempre garantito!), perché si parla principalmente di Fanny Price, una giovane che, nata in una famiglia molto povera, viene adottata molto piccola dai suoi zii ricchi. Misura così tutta la distanza tra il suo rigore morale e la dissolutezza dei suoi cugini, cresciuti invece nell’ozio e con tutti gli svaghi più frivoli, e nient’altro. La sua perseveranza e i suoi valori le daranno la forza di sopportare tutto e soprattutto di spuntarla. Il libro è rilegato bene, mi piace molto la veste grafica, che lo rende accattivante e carino anche da mostrare in libreria. Prezzo appetitoso!
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