Da leggere ler capire meglio la figura di Mazzini
Mazzini. Con i «Doveri dell'uomo» di Giuseppe Mazzini
Nell’Ottocento le idealità di Giuseppe Mazzini su libertà, unità, repubblica, come anche una certa sensibilità verso le problematiche sociali, erano i suoi princìpi ampiamente riconosciuti nel contesto del pensiero democratico italiano ed europeo. Mazzini, del resto, era l’apostolo dell’unità nazionale, e proprio negli anni determinanti per l’unificazione italiana aveva pubblicato I doveri dell’uomo, indirizzato “Agli operai italiani”, in cui riassumeva i motivi della sua riflessione politica e morale, dalla patria alla giustizia sociale, dalla fratellanza all’educazione, dai diritti ai doveri. Nei primi anni del Novecento si avviò la riduzione a brandelli del pensiero di Mazzini fino alla sua appropriazione progressiva da parte del fascismo. Tuttavia, prima che il fascismo ponesse in atto tale appropriazione, anche da parte degli storici antifascisti il suo pensiero fu sottoposto a un’analisi che ne metteva in discussione la completa valenza democratica, facendo soprattutto riferimento alle tesi esposte nei Doveri dell’uomo. Tra i più critici vi fu Gaetano Salvemini che, nel suo saggio Mazzini, distingue la funzione “rivoluzionaria” che questi aveva rappresentato nel percorso verso l’unificazione e il carattere “assolutamente conservatore” della sua teoria politica, come emerge nel saggio sui Doveri dell’uomo. Per Salvemini si poneva la seria questione, il rischio che “la repubblica democratica unitaria emanante dal popolo” potesse apparire come una “nuova teocrazia dogmatica”, seppur elettiva. Senza contare che l’anteposizione dei doveri ai diritti e massime quali “Dio e popolo” erano da considerarsi pericolose, in quanto “deriverebbe da esse a fil di logica l’annullamento di ogni libertà”.
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ENRICO 27 dicembre 2024Da leggere
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gigateo 08 marzo 202210 marzo 2022 - 150° anniversario della morte di Giuseppe Mazzini
A pochi giorni dal 150° anniversario della morte di Giuseppe Mazzini (10 marzo 1872), ho rispolverato questo breve libello che, secondo alcuni rappresenta quintessenza del pensiero mazziniano. Grande personaggio, padre della Patria, molto citato e poco conosciuto, credo che tutti gli italiani gli debbano tanto e che andrebbe studiato maggiormente anche oggi che siamo tutti repubblicani. Non condivido in tutto i suoi ideali ma riconosco idee innovative per l'epoca e spunti interessanti come la coincidenza di capitale e lavoro e la sua opposizione al comunismo ed all'abolizione della proprietà privata, nonché l'idea dei doveri accanto ai diritti dell'uomo; o che l'obiettivo dei governanti debba essere il miglioramento delle condizioni di vita di ogni cittadino. In conclusione, ottima la considerazione dell'emancipazione della donna che deve andare di pari passo a quella dell'operaio.
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