"Una meravigliosa solitudine" di Lina Bolzoni è un saggio sulla concezione della lettura nell'Europa in un periodo storico tra il Medioevo e il Rinascimento. Si esamina il rapporto tra lettore e libro in quanto oggetto fisico, la biblioteca privata come rifugio dalla società e il dialogo che si instaurava con gli autori latini, che venivano letti finché non si imparavano letteralmente a memoria. Interessante la visione del restauro, della traduzione e della lettura ad alta voce come atti di resuscitazione dello scrittore. Qualitativamente eccelso nell'intelligenza degli scritti.
Una meravigliosa solitudine. L'arte di leggere nell'Europa moderna
Viviamo in un mondo in cui i modi di comunicare, e di pensare, cambiano a una velocità che la storia non ha mai conosciuto. Cosa significa tutto questo per la lettura?
«In questa appassionante indagine sulla lettura l'illustre studiosa eccelle nel ricostruire una realtà pluridimensionale, dove istanze politiche e ambizioni individuali, religione e libero pensiero, latino e volgare, filologia e retorica, prosa e poesia, immagini e parole, procedono strettamente associati, travalicando i confini delle varie forme di espressione» - Benedetta Craveri, Il Venerdì
«Petrarca, e tanti altri come lui, che incontreremo in queste pagine, a raccontarci le loro esperienze di lettori, sono davvero i personaggi di un mondo che è ormai inesorabilmente alle nostre spalle? Un mondo in cui la lettura è esperienza comune e insieme del tutto intima e personale; una specie di viaggio in cui, incontrando l'altro, si riconosce (e si ridisegna) il proprio io; un'esperienza vitale, che dà ospitalità allo sconosciuto e proprio per questo è carica di fascino e di pericolo; un percorso ai limiti del tempo e dello spazio, là dove si delineano infiniti mondi virtuali e la realtà si apre all'orizzonte del possibile».
Davanti ai rischi, e alle nuove sfide che oggi si delineano, questo libro guarda al passato per farne emergere i grandi miti che hanno nutrito l'esperienza della lettura all'inizio del mondo moderno: miti pieni di fascino, fragili e potenti insieme; inesorabilmente lontani, ci osservano con "uno sguardo familiare". «Entro nelle antique corti degli antiqui uomini, [...] dove io non mi vergogno parlare con loro, e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro umanità mi rispondono», scriveva Machiavelli a Francesco Vettori. È questo il cuore del percorso, che si dipana indietro e avanti nel tempo, da Petrarca a Tasso, a Montaigne, seguendo il tema della lettura come incontro personale, come dialogo con gli autori che si leggono. Il libro diventa un corpo, una persona; i ritratti degli autori, che comparivano nelle biblioteche o negli studioli come spesso fanno le fotografie sui muri di casa dei lettori di oggi, aiutano a mettere in atto una specie di rievocazione negromantica che è capace di sfidare la morte, di stabilire legami di amicizia al di là delle barriere del tempo.
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Autore:
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Anno edizione:2019
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Vanessa 27 dicembre 2024Semplicemente "meraviglioso"
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