Si viene catapultati all’interno di una struttura mondiale rovesciata e regredita, gerarchicamente organizzata, dove i vampiri la fanno da padroni affiancati da corrotti e degradati collaborazionisti umani(chiamati “cowboys” o “vichy”), i quali sperano di ottenere l’immortalità dopo 10 anni di “fedele servizio”. Il vampirismo è una contaminazione progressiva dell’essere che investe forma ed essere. I vampiri sono sciatti, sporchi, puzzolenti, meschini, egoisti, privati definitivamente delle “lusinghe del sesso”, pigri, non eterni (invecchiano e muoiono in maniera naturale). Tutti i non-morti creati dallo stesso vampiro costituiscono una “progenie”, il cui destino è a lui imprescindibilmente legato. La linea di sangue, però, si attenua a mano a mano che ci si allontana dalla fonte originaria: vengono, cioè, meno tutte quelle caratteristiche quali intelligenza, forma propriamente umana, ecc.ecc. Per sottomettere gli umani i nuovi dominatori fanno leva su 3 armi psicologiche: forza, paura e disperazione che portano all’autodegradazione. Troppo schematico sotto questo punto di vista, il romanzo non mi è minimamente piaciuto anche per i seguenti motivi: la puerile escogitazione di un essere ibrido (metà uomo/ metà vampiro), le cui cause sono probabilmente dovute ad una esposizione temporanea ai raggi solari purificatori; la totale assenza di caratteri vividi e psicologicamente profondi; il senso di “déjà-vu” che il lettore non può non sperimentare nella scena ambientata nella metropolitana newyorkese (strizzatina d’occhio al libro splatter-vampirico “In fondo al tunnel” di Skipp e Spector); la fine che, in realtà, fine non è. Anziché criticare gli “esteti romantici, tormentati ed esangui” di Anne Rice (ved. pag. 260), l’autore farebbe bene a fare un “mea culpa”, tanto più che, se dichiara di essersi ispirato a “Le notti di Salem” di Stephen King ed a Kim Newman, è lontano anni luce dalla loro bravura ed originalità. Il peggior libro sui vampiri che abbia letto finora, subito dopo “Hanno sete" di McCammon. EVITATELO!
Messa di mezzanotte
Come possono dei comuni mortali sconfiggere un esercito immortale e praticamente invincibile? I vampiri sono sempre esistiti in segreto nella lande dell'Europa centrale. Con la caduta del comunismo, sono usciti allo scoperto e hanno cominciato a rovesciare i governi e ad assoggettare la popolazione mondiale, con una progressione che aumenta ogni giorno, anzi ogni notte... Ora hanno il dominio di tutta l'Europa. l'India e l'Estremo Oriente, e controllano le principali città del Continente Americano. Sembra che niente possa ostacolarne l'avanzata e che l'umanità sia destinata a diventare bestiame da macello, la fonte di approvvigionamento del sangue che per essi è vita. Sulla costa del New Jersey l'invasione vampirica è appena iniziata: sembra che anche lì cose andranno come nel resto del mondo. Ma ecco che un gruppetto di persone, un prete cattolico, un rabbino, una ragazza coraggiosa e una suora che le circostanze hanno trasformato in giustiziere, si leva a sfidare i conquistatori sanguinar: sarà forse l'ultimo guizzo di orgoglio di chi è destinato a soccombere, ma potrebbe anche rappresentare la scintilla di una ribellione più vasta, un segnale di speranza per l'umanità martoriata.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2007
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In commercio dal:27 novembre 2007
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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GIOVANNA CARSUGHI 12 luglio 2008
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