Mi ricordo. La maremma che fu
Il ricordo della memoria, la nostalgia degli anni e le tracce della fanciullezza caratterizzano questo volumetto. Pietro Angelone, impegnato nella composizione di opere di altro genere, decide così di ritornare all'antico amore, la Maremma della pre-riforma agraria, del latifondo e dei braccianti, dei padroni e degli sfruttati. Ed ecco così riaffermarsi la poesia nelle strofe della quartina e dell'ottava, diventando canto, nel quale una sorta d'amarezza accompagna ogni verso. Siamo così un'altra volta alla riproposta della poesia popolare, più nel particolare a quella di natura contadina (ed il riferimento a Rocco Scotellaro risulta obbligatorio), meditata e stilisticamente elaborata, nella quale ben s'inserisce il paragrafo dedicato ai "contrasti poetici", un genere che risale al XIII sec., quell'arguta altercatio confluita così straordinariamente nella poesia improvvisata, cioè "a braccio", che ancor oggi sopravvive in pochissimi epigoni.
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2015
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it