Mi ritorni in mente
I "Mi ricordo" di Alberto Pozzolini sono sfacciatamente qualcuno di più dei 480 "Je me souviens di Georges Perec" che li hanno ispirati. I ricordi, la memoria, prima forma d'arte e di storia. Alcuni argomenti tornano in maniera quasi preoccupante per l'autore, incomoda, minacciosa: il cinema, la scuola, il calcio, i libri, il teatro, i giochi di parole... e Milano (l'indice analitico rivela la ricchezza di questo libro). "Un filo rosso, scoperto e nudo, imbarazzante, che non so se mi guida o mi strangola", nota Pozzolini nel Congedo, ma che nasce dalla voglia di sopravvivere di uno che è sempre rimasto bambino, cioè curioso della vita. I ricordi, ovviamente, sono personali, ma tessono una rete che coinvolge e stimola il lettore, invitato a scoprire i legami misteriosi, le analogie, le catene illuminanti, e a riempire lo spazio bianco tra un ricordo e l'altro con i propri. Un'opera aperta insomma, che ogni lettore potrà completare con la propria memoria.
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Anno edizione:2018
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