Un libro a metà strada tra un'autobiografia e una guida turistica. Lo stile asciutto, diretto e senza fronzoli di Simonetta Agnello Hornby è il grande pregio di questo libro che suggerisce fantastici percorsi e passeggiate nella meravigliosa Londra
Simonetta Agnello arriva sola a Londra nel settembre 1963 - a tre ore da Palermo, è in un altro mondo. La città le appare subito come un luogo di riti e di magie: la coda nella fila degli aliens al controllo passaporti; l'autostrada sopraelevata diventa un tappeto volante. La paura di non capire e di non essere accettata forza impietosa il passaggio dall'adolescenza alla maturità. Diventa Mrs. Hornby. Ha due figli. Tutta una vita come inglese e come siciliana. Ora Simonetta Agnello Hornby può riannodare i fili della memoria e accompagnare il lettore nei piccoli musei poco noti, a passeggio nei parchi, nella amatissima casa di Dulwich, nel fascinoso appartamento di Westminster, nella City e a Brixton, dove lei ha esercitato la professione di avvocato; al contempo, cattura l'anima della sua Londra, profondamente tollerante e democratica, che offre a gente di tutte le etnie la possibilità di lavorare. Racconto di racconti e personalissima guida alla città, questo libro è un inno a una Londra che continua a crescere e cambiare: ogni marea del Tamigi porta qualcosa o qualcuno di nuovo per farci pensare e ripensare. Gioca in tal senso un ruolo formidabile la scoperta di Samuel Johnson, un intellettuale che vi arrivò a piedi, ventisettenne, alla ricerca di lavoro; compilò il primo dizionario inglese ed è considerato il padre dell'illuminismo inglese.
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Anno edizione:2014
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Salvatore89 29 ottobre 2022La mia Londra
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Non avevo mai letto niente della Agnello ma non è stato un buon esordio per me. Ho trovato il libro frammentario, superficiale, anedottico, saccente: l' autrice non ha certo assimilato il sense of humor degli inglesi. Nonostante si ritenga tanto inglese, il suo background culturale di origine si sente eccome, a volte quel perbenismo finto snob che traspare dalla sua narrazione è davvero imbarazzante. È impietoso il confronto tra i suoi raccontini di esperienze banali e l' arguzia degli incipit di Johnson che, loro sì, riescono a restituirci lo spirito della città . Lo stile della narrazione è piatto, per niente accattivante, banale ed irritante. Ecco, questo è l' aggettivo che per me descrive la lettura di questo libro : IRRITANTE.
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Sonia Segantin 10 marzo 2017
Un libro che non è una semplice biografia. Conduce attraverso un viaggio che porta a scoprire luoghi e caratteristiche della capitale inglese, trasportando con sé sensazioni e impressioni di cui ognuno di noi potrebbe avere esperienza. Tutto sommato è un buon libro, capace di coinvolgere con descrizioni molto vivide e reali, anche se a tratti l'ho trovato un po' calante.
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